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Agropoli: dura polemica di Legambiente per la gestione di Tresino

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Legambiente Agropoli e Legambiente Campania condannano fortemente la direzione presa dall’Amministrazione comunale di Agropoli che prevede per l’area di Tresino e Trentova una fruizione “ludico-ricreativa”, come recentemente dichiarato dal sindaco Franco Alfieri.

"L’attuale amministrazione - si legge in una nota - forse, dimentica che l’area di Tresino e Trentova è una “riserva integrale naturale”, essendo stata classificata zona A nel Piano del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e rientra tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC) della Comunità Europea, in quanto presenta – come si legge nel Piano – elevati valori naturalistico - ambientali in cui occorre garantire lo sviluppo degli habitat e delle comunità faunistiche di interesse nazionale e/o internazionale presenti e la funzionalità ecosistemica per le proprie emergenze ambientali, naturali e paesaggistiche, al fine di valorizzazione e tutela. Le esigenze di protezione di suolo, sottosuolo, flora e fauna prevalgono su ogni altra esigenza e l'ambiente naturale è conservato nella sua integrità attuale e potenziale". Poiché "la fruizione degli ambiti interessati ha carattere esclusivamente naturalistico, scientifico, didattico e culturale".

"A Tresino - denuncia l'associazione ambientalista - sono possibili solo interventi conservativi ed espressamente vietati l'esecuzione di tagli boschivi, ogni genere di scavo o di movimento di terreno e interventi costruttivi o di installazione di manufatti di qualsiasi genere".

"E’ palese - evidenzia quindi Legambiente - che i lavori effettuati per i sentieri recentemente inaugurati, con movimento di terreno, taglio di flora autoctona, collocazione di cartelli, passerelle in legno e panchine, non possono che contrastare con quanto dettato da questa normativa".

"Se, poi, già questo non bastasse, è imminente la realizzazione sei pontili lungo la costa di Agropoli, di cui tre nell’area del Parco in località Scoglio del Sale, Cala Pastena e Vallone. In corrispondenza di questi sono previsti, secondo quanto scritto nel preliminare del PUC, “servizi per la balneazione” e nell’area contigua un parcheggio di cinquecento posti auto; inoltre ancora non è stata accantonata l’idea di un poco sostenibile campo da golf. Pur sorvolando sul pontile previsto in località Vallone, non appartenente notoriamente al comune di Agropoli, ma sito nel territorio limitrofo di Castellabate, è evidente non solo la mancanza di conoscenza (o la volontà di non rispettare) la normativa da parte del proponente, ma anche l’incapacità di comprendere la differenza tra un Parco naturale e un “Parco giochi”".

L'attenzione di Legambiente, quindi, si sposta sul Parco che, "anziché verificare che il Piano del Parco sia rispettato, al contrario, concede il proprio patrocinio e partecipa anche all’inaugurazione dei nuovi sentieri".

"In linea e continuità con i nostri trent’anni di difesa di Tresino, ribadiamo la ferma opposizione del circolo Legambiente di Agropoli, insieme a Legambiente Campania, al progetto di destinazione “ludico-ricreativa”, le cui prime conseguenze sono i sentieri di nuova realizzazione e l’imminente posa in opera dei pontili per il “taxi del mare”, che rischiano di distruggere le varie calette della costa di Tresino. Il Piano del Parco impone che si rispettino i valori ambientali e naturali dell’area, e che questi non siano sacrificati per scopi puramente “ludici” e per un’uso turistico balneare. Per questo - conclude la nota - Legambiente chiede che l’Ente Parco intervenga per verificare che i nuovi sentieri realizzati nell’area di Tresino-Trentova non contrastino con la normativa del Piano del Parco vigente (e, in caso affermativo, che siano presi opportuni provvedimenti), oltre ad attivarsi per vigilare puntualmente sugli interventi previsti in futuro nell’area".

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