E' successo ieri pomeriggio ad Agropoli. Un'anziana signora E.V, sente bussare alla porta e va ad aprire. Davanti a lei si presentano due giovanotti in giacca e cravatta, senza tesserino di riconoscimento e con una cartella in mano. Le dicono che hanno dei moduli per l'energia elettrica da consegnarle e sul quale deve riportare il numero di contatore e l'intestatario.
L'anziana signora, all'inizio non capisce bene cosa le stanno dicendo e quasi intontita gli chiede di ripetere la filastrocca. Ripresasi dall'attimo di stordimento, chiede al giovane il nome e la società per la quale lavora. Quando la donna sente pronunciare il nome della società, capisce l'intento, e infastidita dalla presa in giro lo caccia fuori chiudendogli la porta in faccia.
Sono i truffatori di gas e luce. Si infilano in casa nostra spacciandosi per addetti del “servizio elettrico” o simili, si fanno mostrare una nostra bolletta sulla quale leggono il codice necessario per “migrare” da un fornitore all’altro(POD) e ci fanno compilare una richiesta di preventivo, un modulo o come la mente fantasiosa gli suggerisce di chiamarlo al momento. In soggezione, quasi vergognandoci che non stiamo capendo un granché di quello che ci dicono e promettono, firmiamo il modulo. Ed ecco che il gioco è fatto. Abbiamo cambiato fornitore senza neppure accorgercene.
Casi del genere purtroppo, sono all'ordine del giorno. Con la liberalizzazione del mercato elettrico e del gas risparmiare si può, magari non grosse cifre ma qualche euro al mese. A fronte di tanti che beneficiano di questa liberalizzazione sono però ancora in troppi a subire raggiri come quelli denunciati dalla signora E.V.
Capitano spesso casi di utenti che si ritrovano con un nuovo fornitore senza volerlo. La colpa è di alcuni disinvolti venditori porta a porta, che pensano di essere furbi o magari sono solamente vittime delle aziende del settore. "Attenti alle truffe, alle false promesse, perché nessuno ci regala nulla. Evitate di firmare moduli, richieste o altro, non date copia della vostra carta d’identità - consiglia la signora E.V. - e se vi infastidiscono con la loro insistenza, beh io consiglio di essere decisi a mandarli via e di chiamare i carabinieri"