Lavoratori e sindacati della casa di cura privata Malzoni sono nuovamente sul piede di guerra. I dipendenti, infatti, nel ritirare l'ultima busta paga, non si sono visti erogare la tredicesima mensilità. Una brutta sorpresa per i tanti che facevano affidamento sullentrata antecedente alle festività natalizie non solo per il pagamento delle spese di dicembre ma anche per coprire alcuni costi specifici di importo elevato. Ancora una volta, quindi, il personale della clinica agropolese è stato costretto a registrare problemi nel pagamento degli stipendi, come già avvenuto in altri periodi l'anno che si è appena concluso. In più occasioni, infatti, i circa centocinquanta lavoratori della casa di cura privata hanno subito ritardi nell'erogazione delle mensilità e, nonostante l'annuncio da parte della proprietà di un piano di rilancio, tutt'oggi continuano a procrastinarsi ritardi che però l'azienda imputa a terzi. «La tredicesima - spiegano i sindacati - essendo antecedente al periodo natalizio ha una grande importanza sull'andamento dei consumi nel mese di dicembre. Molti lavoratori l'attendevano per coprire spese di importo elevato come rate del mutuo o assicurazioni auto. La mancata erogazione ha causato un grave danno economico ai lavoratori, costretti ad anticiparsi le spese quotidiane». Con una lettera congiunta Cgil e Uil hanno già chiesto all'azienda il versamento urgente del dovuto «poiché - sottolineano - il ritardo nel pagamento della tredicesima sta provocando un crescente e non nuovo malcontento che non può non trovare comprensione da parte delle sigle sindacali». Un primo tentativo di dialogo tra proprietà, sindacati e lavoratori ci sarà questa mattina. Alle ore 12, infatti, è stata indetta un'assemblea aziendale con l'obiettivo di trovare delle soluzioni comuni al problema. «In caso di esito negativo del confronto - annunciano i sindacati - ci si attiverà nelle sedi competenti per l’accertamento delle responsabilità».