Costituire un comitato che vigili sulla sicurezza in città e che si faccia portavoce presso le istituzioni. E' questa l'idea che è emersa stasera in un incontro pubblico convocato dopo la vile aggressione verificatasi in pieno centro cittadino ai danni di quattro giovani agropolesi. Tanti i presenti che hanno manifestato paura e disagio nel vivere in una città che inizia ad essere stretta nella morsa della violenza tra l'indifferenza soprattutto dell'amministrazione comunale e delle forze dell'ordine: "considerato che queste non hanno la dovuta consapevolezza della gravità e della diffusione della violenza - dice il prof. Santillo Palladino, il genitore di uno dei ragazzi aggrediti sabato scorso - proponiamo la costituzione di un comitato che abbia lo scopo di promuovere tutte le iniziative necessarie per una convivenza pacifica nella città di Agropoli. I nostri nemici saranno i violenti e le istituzioni che pur essendo preposte alla sicurezza non provvedono con atti concreti, i testimoni oculari che non intervengono e non denunciano commettendo gravi reati di omissioni".
Tanti i cittadini che hanno sottoscritto la proposta di statuto e che si organizzeranno già nei prossimi per far sentire la loro voce. "Dobbiamo superare l'omertà, combattere insieme e farci sentire da chi è proposto ai controlli", gridano i presenti che intanto propongo ronde di cittadini o addirittura l'intervento dell'esercito. Qualcuno punta il dito contro il sindaco Alfieri che non procedendo all'attivazione delle telecamere di videosorveglianza e dicendo no alla proposta di finanziare un'associazione di ex carabinieri che vigilasse sul territorio avrebbe mostrato la sua indifferenza al problema. Ma anche i vigili urbani e i carabinieri finiscono sul banco degli imputati: per i primi si denuncia una scarsa operatività e si propone di estendere il loro orario di lavoro anche alle ore notturne. Ai carabinieri si imputano interventi tardivi e talvolta posti in essere soltanto a seguito di fatti rilevanti. "Dobbiamo aspettare che ci scappi il morto per avere una maggiore presenza sul territorio?" domanda qualcuno mentre altri si dicono pronti a farsi giustizia da se. E intanto si scopre che sabato notte non c'è stata soltanto un'aggressione ma almeno tre. In un caso un giovane è stato aggredito con oggetti contundenti sempre in pieno centro, in un altro il caos è scoppiato nei pressi del Lungomare. Tanta l'indignazione dei presenti che stringendosi attorno ai ragazzi feriti lanciano appelli, fanno proposte e raccontano esperienze vissute. "Dobbiamo riappropriarci della nostra città", è il commento più quotato.
I toni della discussione si placano soltanto nel finale quando tra le tante proposte si decide di approvare la costituzione del comitato e di chiedere l'immediata convocazione di un consiglio comunale monotematico per discutere del problema sicurezza. Su proposta di Dino De Chiara, candidato di Forza Nuova alle ultime elezioni politiche, si valuta positivamente anche la scelta di scendere in piazza ed organizzarsi in corteo per dire "no" alla violenza e per provare ad isolare quei personaggi, soprattutto della locale comunità rom, individuati dai presenti all'incontro come il maggiore problema per la sicurezza in città.