Se non puoi battere un nemico allora passa dalla sua parte. Forse è stato questo il pensiero del consigliere Emilio Malandrino ormai ex PDL quando ha deciso di lasciare il partito per entrare nellUDC. Il suo, è soltanto uno dei tanti cambi di casacca che hanno portato nel tempo ad una lunga diaspora dalla sezione cittadina del partito di Berlusconi. Solo per ricordare alcune importanti migrazioni, menzioniamo quella di Coppola (assessore alle finanze), quella di Giuliano e infine quella di Comite, desaparecidos dei consigli comunali benché consigliere, che sembra pronto a candidarsi in una lista civica a sostegno di Alfieri. Malandrino nel suo passaggio (in realtà ancora non ufficializzato) allUDC paradossalmente incontrerà chi, come Gianluigi Giuliano, era andato via dal PDL proprio per qualche contrasto che andava oltre la normale dialettica politica con Malandrino e lo stesso Pesca.
Dal Popolo delle Libertà laddio di Malandrino intanto non ha destato preoccupazione. Mario Capo, così come i vertici provinciali non si sono strappati i capelli dopo aver appreso la notizia. Laddio di Malandrino ha sentenziato qualcuno non può che far bene al partito, un motivo in più per il consigliere comunale agropolese per smettere i panni (almeno in apparenza) di convinto berlusconiano e di accettare linvito del partito di Casini, uno di quei movimenti che lascia in vista di future consultazioni, la porta aperta ad ulteriori trasformismi.
A questo punto, a difendere il fortino del PDL, che di questi tempi però nessuno si preoccupare di provare ad espugnare, è rimasto Mario Pesca, destinato a rimanere lultimo consigliere di centro-destra ad Agropoli, paradossalmente in unacittà che alle elezioni politiche mostra senza dubbi di essere ideologicamente più vicina alla destra. Proprio Pesca sarebbe designato a scontrarsi con il sindaco uscente Franco Alfieri alle prossime elezioni. A lui il compito di limitare i danni per un partito ormai allo sbando. Ancora da capire se laltra parte del Popolo delle Libertà, quella rappresentata da Mario Capo, con luscita di scena di Malandrino deciderà finalmente di riunire (e non solo in prossimità delle elezioni) il PDL agropolese affiancando Mario Pesca.
I movimenti politici non riguardano soltanto il centro destra: tante le manovre nel centro-sinistra o meglio nei partiti vicini al sindaco Alfieri. Mentre lUDC, come già detto, si prepara a diventare un grosso calderone nel quale confluiscono ex socialisti (Mauro Inverso), ex PDL (Malandrino e Giuliano), ex FLI (Franco Scognamiglio), il PD pure sta definendo le sue liste nelle quali certamente risulteranno gli assessori Coppola e Crispino. Ingresso dellultima ora è quello del consigliere ex Rifondazione Comunista Pippo Vano che pur professandosi indipendente ha ufficializzato il suo ingresso nel partito di Bersani vista lassenza di un movimento che avvicini i restanti movimenti di sinistra. Pronti a stilare le proprie liste anche i socialisti, SEL e Rifondazione che però è alla ricerca di alleanze. Nessuna traccia dei Verdi.
Mancano novità anche sul fronte Domini. La possibile candidatura della Morrone, più volte paventata, ancora non viene ufficializzata con gli elettori anti-alfieriani che con la diaspora dal PDL e lassenza di altre candidature, non sanno più a che santo votarsi.