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Agropoli, con l'Akragas tappa fondamentale della stagione

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Sarà probabilmente la partita nella quale l’Agropoli si giocherà la stagione quella di Agrigento. I delfini in piena corsa playoff hanno forse l’ultimo scontro impegnativo lontano dal “Guariglia”. Gli altri due match infatti contro Battipagliese e Cavese l’Agropoli potrà giocarli entrambi tra le mura amiche. I metelliani arriveranno nella capitale del Cilento subito dopo la sfida di Agrigento mentre per vedere le zebrette bisognerà aspettare la trentesima giornata il sei Aprile. 

 

Tornando al match di cartello di Agrigento la squadra di Pirozzi è chiamata a confermare quanto di buono visto. La classifica è mutevole giornata dopo giornata, mettere i piedi nella zona playoff si è dimostrato non bastare, le tante squadre in lotta per i quattro posti disponibili si alternano di settimana in settimana. Perdere ad Agrigento probabilmente porterebbe l’Agropoli, come accaduto dopo la sconfitta di Torre Annunziata, fuori dai quattro posti buoni e considerando che la domenica dopo c’è lo scontro diretto con la Cavese bisogna far in modo che ciò non accada. Fare zero punti in due partite sarebbe pericolosissimo e comprometterebbe la stagione dei delfini. I cilentani sono capaci di tutto però, fare sei punti nelle prossime due partite non è di certo un’utopia. Contro il Pomigliano nell’ultima giornata Pirozzi e soci si sono dimostrati anche una squadra cinica in grado di vincere giocando male. È un segnale decisamente importante, significa essere diventati squadra ed aver acquistato una maturità tale da potersi permettere anche il lusso di vincere partite non meritando. Se la classifica dei delfini è ottima il morale del presidente Cerruti però non lo è, il patron tramite il sito ufficiale della società si è lamentato delle poche presenze al “Guariglia” e soprattutto della scarsa attenzione che i media dedicano alle sorti della propria squadra. Che stia meditando l’addio ancora non è certo, l’unica certezza è che Agropoli ha sempre amato la squadra della sua città anche se forse ultimamente l’attenzione che gli dedica non è massima.

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