Dopo il successo di "Filosofia di classe" il professore agropolese Luciano Castellano torna nelle librerie con un nuovo testo, un pamphlet sulle "p.p.", le "porcherie private" delle scuole private. In particolare si tratta di una confessione-diario del docente agropolese sugli "sgarrupati" diplomifici, dove è stato commissario o presidente di commissione agli esami di Maturità/Stato. Il libro"CHIUDETE quelle SQUOLE!", come ha scritto il Maestro D'Orta, autore del best seller "Io speriamo che me la cavo", "...da una parte è divertente, dall'altra è amaro. Solo in apparenza Castellano ha scritto "Chiudete le squole!" battendo i tasti di un computer; in realtà ha intinto la penna d'oca in una boccetta di inchiostri vari: l'inchiostro dell'ironia, l'inchiostro del libello, l'inchiostro dell'amara denuncia. Sarei tentato perfino di dire l'inchiostro del sangue." Anche l'Ispettore Matricardi ritiene interessante il testo-denuncia: "lautore sottende al suo racconto, condotto inizialmente con aerea levità e tutto giocato sul filo di un registro che si percepisce quasi comico: pirandellianamente, vogliamo dire, in un insieme di situazioni e personaggi che immediatamente veicolano un senso stupito di avvertimento del contrario.... E aggiunge il professore Antonio Sansone, noto recensore:" Castellano ci consegna un'altra sua esperienza, allegra ma non troppo di un prof pentito nelle s.p.a. (scuole per affari): Chiudete quelle squole! Una narrazione, questa volta, diretta e impietosa, senza appelli, della società italiana nelle sue pieghe più ambigue e sconcertanti, messe in luce e svelate senza falsi pudori, con una rabbiosa commozione e con un linguaggio sempre privo di castigate remore moralistiche, animato e vivacizzato da ironiche e sarcastiche incursioni personali..."