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Agropoli, casse vuote: il comune chiede anticipazioni alla tesoreria

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Pochi tributi incassati e “taglio” drastico dei trasferimenti dello Stato. Così il Comune di Agropoli resta a corto di contante ed è costretto a chiedere, alla banca tesoriere dell’Ente, un anticipo di cassa da utilizzare per le spese correnti. Alla “Banca di credito cooperativo dei comuni cilentani”, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Alfieriha infatti chiesto la concessione dell’anticipazione di 6.157.504,98 euro entro il limite massimo previsto per legge.Di questi, 3.694.502,99 euro sono pari ai 3/12esimi e 2.463.001,99 euro pari ai 2/12esimi con scadenza fissata al 31 dicembre 2014 salvo proroghe. L’esecutivo ha stabilito “di finanziare la spesa per gli interessi, stimabile, sulla base della prevedibile esposizione media in 15mila euro, con la disponibilità di uno specifico capitolo di bilancio 2014”.«I comuni possono richiedere uno scoperto in banca per far fronte alle spese correnti, cosa che noi abbiamo fatto in quanto non incassiamo – spiega il vicesindaco e assessore al bilancio, Adamo Coppola – In pratica, mentre il cittadino non paga i tributi, considerato anche il periodo di crisi, l’ente deve coprire le spese nei confronti di fornitori e altro. Negli anni scorsi – conclude – i Comuni potevano chiedere solo 3/12esimi di anticipo di cassa, adesso lo Stato ha previsto invece la possibilità di chiedere un ulteriore anticipazione di tesoreria pari a 2/12esimi calcolata con riferimento ai primi tre titoli di bilancio del rendiconto di gestione 2012, per un totale di 5/12esimi».Si tratta di una facoltà che viene concessa dallo Stato agli enti pubblici che non risultino in dissesto finanziario.

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