Il sindaco di Agropoli Franco Alfieri e con lui i consiglieri della passata amministrazione Massimo La Porta (oggi assessore al porto); Luca Errico (oggi presidente del Consiglio) Giovanni Orrico, Michele Pizza, Ferdinando Farro, Agostino Abate, Emilio Prota e Salvatore Coppola (soltanto quest'ultimo non rieletto in consiglio comunale), sono stati assolti nell'ambito della vicenda "Lido Oasi". Per tutti l'accusa era di abuso d'ufficio relativo alla sdemanializzazione di un'area di via Kennedy antistante il Lido Oasi.
Sulla vicenda aveva presentato un esposto Carlo Scalzone, il titolare dell'adiacente Lido Azzurro, secondo il quale il procedimento era stato eseguito irregolarmente in quanto l'appezzamento di terreno sarebbe dovuto servire per la realizzazione di un parcheggio e pertanto non esistevano i requisiti del "pubblico interesse" per procedere alla cessione dell'area. Da qui la richiesta di procedere all'abbattimento dei manufatti che aveva fatto partire le indagini della procura di Vallo della Lucania che ieri si è espressa per il "non luogo a procedere" assolvendo sindaco, assessori e congilieri comunali.
I fatti risalgono al 2008. Secondo la difesa nessuna alienazione era stata disposta dal consiglio comunale e, anche dal punto di vista urbanistico, nessuna demolizione doveva essere eseguita. La delibera in cui è stato individuato il presunto abuso, non aveva alcuna finalità di favorire il titolare del Lido Oasi ma soltanto di sanare, nell’interesse pubblico, una situazione urbanistica rimasta irrisolta e che si trascinava da decenni, con rischio di coinvolgere l’amministrazione in lunghe e dispendiose controversie.
"Esprimo soddisfazione - ha detto il primo cittadino agropolese Franco Alfieri - per la sentenza del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Vallo della Lucania in merito alla vicenda giudiziaria relativa alla sdemanializzazione e alienazione di un terreno in Via Kennedy, che si è pronunciato per il non luogo a procedere nei miei confronti e di altri otto amministratori comunali perché il fatto non sussiste, così come richiesto dallo stesso Pubblico Ministero Dott. Alfredo Greco. Cade, dunque, l’accusa di abuso di ufficio. Dopo cinque anni è stata fatta giustizia. Si è conclusa positivamente, dunque, la vicenda giudiziaria relativa al Lido Oasi. E’ l’evidente dimostrazione di come sia stato soltanto alzato un enorme polverone mediatico, che ha avuto come effetto quello di creare confusione nell’opinione pubblica e sottoporre tutti noi, per anni, ad ingiuste accuse, attacchi e speculazioni politiche. Siamo sempre stati fiduciosi ed eravamo certi di un esito positivo. E’ stata riconosciuta la piena trasparenza, correttezza e legittimità dell’azione amministrativa. Siamo soddisfatti, dunque - conclude Alfieri - perché è stata fatta chiarezza e finalmente possiamo sgombrare il campo dai soliti strumentali sospetti".