Cronaca

Agropoli, blitz antidroga: gli agropolesi Ronsini e Meola restano ai domiciliari

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Scadeva oggi il termine per presentare istanza al Tribunale della Libertà per le persone arrestate nell'ambito dell'operazione antidroga del 20 maggio, effettuata tra Agropoli e Capaccio. Non è stata quindi richiesta alcuna revisione per Alessandro Merola e Roberto Ronsini, entrambi di Agropoli e difesi dall'Avv. Francesco Palladino. I due giovani restano al momento agli arresti domiciliari, spiega l'Avv. Palladino perchè "non si è ritenuto utile richiedere una modifica della misura cautelare, in quanto, allo stato delle indagini e delle ipotesi di reato individuate dalla procura è stata applicata la meno afflittiva possibile, almeno sulla base delle ipotesi accusatorie, e non ci si poteva aspettare un primo provvedimento cautelare diverso da quello reso dal GIP Dott.sa Elisabetta Boccassini." Il tutto però ora va considerato, nel più ampio quadro emerso dagli gli interrogatori di garanzia ove il Ronsini ha reso dichiarazioni spontanee, mentre il Merola ha deciso di rispondere alla domande. Entrambi i giovani hanno fornito, seppur con modalità diverse, la stessa ricostruzione di tutta la vicenda che li riguarda, e cioè una limitata cerchia di amici e conoscenti che faceva uso di sostanze. I due ragazzi hanno spiegato al magistrato che non si è trattato di spaccio, ma di utilizzo personale e di acquisti di gruppo e scambi, e mai di vendite ai fini di lucro a terzi estranei. L'Avv. Francesco Palladino confida "che dagli interrogatori di garanzia sia emerso, in tutta la sua evidenza, un quadro quindi decisamente più blando, ed, anche in considerazione della incensuratezza dei due giovani, la prossima settimana verrà presentata istanza di commutazione degli arresti domiciliari in obbligo di firma, ovvero rimodulare la misura cautelare in modo da consentire ai due ragazzi di riprendere l'attività lavorativa diurna".

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