Ad Agropoli è finalmente partita la sperimentazione che vede protagoniste le mamme. Il progetto Mamma-Sitter si propone di realizzare, attraverso ununica azione, due obiettivi fortemente legati alla condizione femminile: emancipazione del ruolo della donna come protagonista-professionista nel mondo del lavoro; rivalutazione del ruolo fondamentale della donna come agente di socializzazione diretto alla crescita dei bambini, nella fase della prima infanzia, in ambito domestico.
Il progetto Mamma-Sitter prevede lincontro tra queste due realtà femminili e si sostanzia in due momenti fondamentali: permettere alle madri di mantenere lo status lavorativo e professionale e, contemporaneamente, lasciare che i bambini nelletà compresa da 0 a 3 anni vivano il loro sviluppo allinterno di un ambiente domestico governato da una mamma vera. Le mamme che hanno ruolo lavorativo possono affidare gratuitamente i propri bambini ad altre mamme che, invece, hanno scelto di curare direttamente e personalmente la dimensione familiare ed educativa nel loro processo di vita. Liniziativa è stata promossa dallAssessorato alla Solidarietà Sociale su una proposta progettuale del Dott. Stefano Bonfrisco e con la collaborazione della Cooperativa Sociale La Goccia.
«Il progetto spiega lassessore Coccaro - è avviato in forma sperimentale al fine di poter verificare la bontà delliniziativa stessa e di consentire un adeguato sondaggio sullopportunità di dotare la città in forma stabile di strutture pubbliche adeguate e capaci di rispondere alle esigenze economiche e sociali delle famiglie».
Il progetto partirà con un momento formativo diviso in due moduli: uno teorico caratterizzato da elementi di Sociologia della Famiglia e Psicologia dello Sviluppo; un altro teorico-pratico di stretto carattere medico, in collaborazione con la Dott.ssa Laura Di Pace pediatra dellASL Salerno, che tratterà il tema della sicurezza dellambiente domestico in presenza di bambini e di tecniche di primo soccorso. Particolarità dellazione sperimentale è la flessibilità data dallincontro tra le mamme lavoratrici e le mamme-sitter dove, in pratica, le mamme lavoratrici potranno contare su un monte ore di 20 settimanali che verranno concordate in funzione delle loro reali esigenze e non predefinite.
Il tutto sarà seguito da una fase di monitoraggio e valutazione delle esperienze che si concluderà con la stesura di un rapporto finale. In contemporanea, inoltre, verrà pubblicato e distribuito un vademecum con tutte le informazioni utili per una gestione delle emergenze e con dei piccoli consigli legati al tema della prima infanzia.