Appuntamenti

Agropoli: al Palazzo Civico delle Arti espone Andrea Guida


“Quadri che fissano gli occhi. 1952 – 2012”. E’ questo il titolo della mostra di Andrea Guida che si aprirà ufficialmente sabato 4 febbraio alle ore 11.30 presso il Palazzo Civico delle Arti di Agropoli. Alla presentazione della personale dell’artista agropolese prenderanno parte il sindaco di Agropoli Franco Alfieri e l’assessore all’identità culturale Francesco Crispino. Illustrerà le opere Adele Lagi, della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Caserta e Benevento. Modera Laura Del Verme.

«Siamo felici di ospitare una mostra personale di un artista agropolese che ha esposto in tante sedi prestigiose e ringrazio la dr.ssa Adele Lagi De Caro, per aver accettato con entusiasmo di presentare la collezione – afferma il sindaco Franco Alfieri - Le opere di Andrea Guida figurano presso numerose collezioni e raccolte italiane ed europee. Negli Stati Uniti è presente nella Pinacoteca “Tufts University” di Boston e nel Museo di Arte Moderna di Providence R. J.Nel 1990, su invito dell’Istituto Italiano di Cultura, ha presentato a Lussemburgo una mostra sugli emigranti e un’altra nel 2000 a Damasco in Siria, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto Italiano di Cultura».

Scheda Artista.

Andrea Guida ha esordito a Roma verso la metà del secolo scorso, con una personale che esaltava i temi che tormentavano e tormentano il nostro Mezzogiorno d’Italia. Nel 1998, per il cinquantenario delle lotte agrarie, ha percorso i vari centri della Basilicata con una mostra itinerante sul mondo contadino e ha donato al comune di Tricarico tre opere che ricordano la rivolta dei braccianti, l’occupazione delle terre e la morte di Rocco Scotellaro. Il centro a lui intitolato, di recente ha acquisito alcune opere per l’allestimento permanente del museo.

Una delle più interessanti sperimentazioni artistiche degli ultimi anni è la sua collaborazione con il grande poeta salernitano Alfonso Gatto. A distanza di tanti anni, nella memoria di chi ha avuto la fortuna di ammirarle, rimangono scolpite le opere con le quali rappresentò il “Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi. E proprio la definizione che aveva coniato Gatto per le sue opere è la traccia seguita per esporre i suoi quadri più rappresentativi, prodotti dal 1952 al 2012.

Mostre

Ha affrontato con grande sensibilità la vita e le condizioni della gente umile del nostro sud con mostre personali, all’estero (Ginevra, Zurigo, Boston, Montclaire, Lussemburgo) ricevendo ottime recensioni su riviste e quotidiani d’arte (“Le Dauphinè Liberè”, “la Tribune de Geneve”, “le Republicain Lorrain”, “Volksrcht”, “The News Tribune”). Giudizi lusinghieri dei suoi lavori sono stati dati da A. A. Koller, Smith, M. Balmuth e Ross Holloway.

In Italia, con presentazioni e giudizi critici, apparsi su numerosi quotidiani, sono opera d Francesco Russoli, Valerio Mariani, Arturo Bovi, Bruno Morini, F. P. Catalano, Mario Napoli, Alfonso Gatto, Mario Mello, ecc.

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