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Agropoli, addio commosso a Martin Meazza

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Una folla commossa ha salutato questa mattina per l'ultima volta Martin Meazza, "l'inglese del porto", stroncato mercoledì da un edema polmonare mentre era in mare. Le celebrazioni si sono tenute presso la piccola chiesa della Madonna di Costantinopoli, tradizionalmente protettrice dei pescatori. Presenti anche le sorelle di Martin (Linny e Audrey) e la nipote Natasha, venute appositamente dall'Inghlterra per porgere l'estremo saluto al fratello.

Molto commevente la cerimonia funebre durante la quale la comunità agropolese ha fatto sentire la sua testimonianza d'affetto verso quell'uomo apparso cinque anni fa dal nulla, del quale molti non sapevano nemmeno la storia e che pure era riuscito ad entrare nel cuore di ognuno.

Emblematiche le parole del parroco don Roberto Guida: "Martin è stato un dono per chi lo ha conosciuto", ha detto. "La provvidenza lo ha portato qui, era una persona eccezionale, molto discreta e buona, nonostante le ferite infertegli della vita. Questo è per noi motivo di gratitudine". A fargli da eco Lynny Meazza, sorella di Martin, che durante il suo discorso ha evidenziato che ad Agropoli lui aveva trovato ormai la sua famiglia e la felicità che in Inghilterra aveva perso dopo la separazione dalla moglie.

Particolarmente commeventi le fasi finali del rito: il feretro, dopo la benedizione, è stato prima portato fuori dalla chiesa e rivolto verso il mare tra gli applausi e gli squilli di tromba che intonavano il silenzio, poi è stato trasportato al porto di Agropoli dove i marinai hanno voluto porgergli l'ultimo saluto.

La salma si è poi diretta presso il cimitero agropolese per la tumulazione.


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