Pianti dei tifosi e strette di mani in campo, con questa scena cala il sipario sul campionato di Eccellenza 2010/2011. L'Agropoli è retrocessa in Promozione al termine di una delle stagioni più tribolate della sua storia. I delfini, capaci solo un anno fa di raggiungere le semifinali di Coppa Italia e di sfiorare i play off, hanno lasciato l'Eccellenza traghettati dal d.g. Francesco Magna che da ormai un mese aveva assunto l'incarico di allenatore per tentare di salvare la squadra.
In poco tempo Magna era divenuto beniamino dei calciatori, dei dirigenti e dei tifosi. Con lui nessuna sconfitta per l'Agropoli e una squadra rinata. La retrocessione però è frutto dei tanti errori commessi nel corso della stagione ed oggi, solo un miracolo poteva permettere ai delfini di battere quel San Valentino Torio che giocava dinanzi al pubblico amico, che aveva due risultati su tre a disposizione e che nell'arco della stagione regolamentare per due volte aveva battuto i cilentani.
Con queste premesse, l'andamento della gara passa in secondo piano. Ai padroni di casa è bastato un gol su punizione ad inizio partita per sbloccare il risultato e sancire una retrocessione che la città di Agropoli sperava di evitare.
I delfini scendono sul terreno di gioco contratti ed intimoriti per almeno venti minuti e il San Valentino, sospinto da tifosi ed arbitro, affonda nella metà campo ospite, guadagnando punizioni in successione. Da una di queste, nasce il vantaggio dei giallo-rossi che getta nello sconforto calciatori e pubblico agropolese, ma non Mister Magna che nell'intervallo urla con i suoi e li sprona a far meglio. Risultato raggiunto perché l'Agropoli entra in campo motivata e mette alle corde un avversario incapace di reagire. Alla fine il gol arriva, lo segna un agropolese doc, Cannalonga, ma poi i minuti scorrono velocemente e, nonostante le continue incursioni bianco-azzurre nell'area di rigore valentinese, il tempo diventa tiranno e al triplice fischio finale non rimane che la gioia della squadra e dei tifosi di casa e l'amarezza, la rabbia e la tristezza dell'Agropoli che torna in Promozione dopo otto anni.
I cuori si riempiono di lacrime che d'improvviso esplodono fuori. Ma a rianimare gli animi, dopo un momento di comprensibile sconforto ci pensa Domenico Cerruti, neo presidente dei delfini che tranquillizza i tifosi: rinasceremo dalle nostre ceneri afferma - prometto a tutti i nostri sostenitori che l'Agropoli non rivivrà il prossimo anno sofferenze simili. Poi un ringraziamento particolare a Mister Magna: è una persona speciale, con grande umiltà e sacrificio si è messo a disposizione di questa società per cercare di salvare la squadra. Non posso far altro che ringraziarlo perché so che ha dato il massimo.
Ora
per i tifosi e per la società, non resta che aspettare un probabile
ripescaggio in Eccellenza. L'obiettivo della dirigenza è quella di
accelerare i tempi e di comprendere quanto prima in quale categoria
giocheranno i delfini il prossimo anno. Solo allora si potrà
programmare il futuro. Ernesto Rocco
SAN VALENTINO AGROPOLI 1 - 1
SAN VALENTINO: Allocca 6; Granato 6; Ambrosio 6; Ferruccci 5,5; Savarese 5,5; Indolfi 5,5; Plaitano 5,5; Porcaro 6,5; Mercurio 6,5 (dal 24 st Joung 6); Angrisani 6,5 (dal 45 st Cocchio sv); Marmorino 6 (dal 10 st De Marchi 6). All. Silvestro 5,5
AGROPOLI: Formisano 5; Iuliano 5,5; Garaffa 6,5; Sabatino 6; Bisogno 6; Di Vattimo 6; Crisci 5,5 (dal 35 pt Carbone 7); Fioraso 5,5; Apicella 5,5 (dal 40 st Bevilacqua sv); Cannalonga 7; Esposito 6,5 (dal 21 st Melella 5,5). All. Magna 7
ARBITRO: Liguori di Bergamo 4, assistenti Capaldo di Napoli e Pica di Ercolano.
NOTE: giornata soleggiata, spettatori 500 circa, ammoniti Di Vattimo, Crisci, Cannalonga (A.) e Angrisani (S.V.).