Politica

Agropoli, "Vogliono trasformare la festa del P.D. in quella di Alfieri&co."


Domini e Parisi attaccano gli organizzatori dell'evento

Il prossimo 25 e 26 Settembre, si sarebbe dovuta tenere ad Agropoli la festa democratica, organizzata dal locale circolo del P.D. La festa è stata poi rinviata ad ottobre per la concomitanza, nell'ultimo week end di settembre, con un altro evento che si terrà a Pollica in ricordo del sindaco Angelo Vassallo e che vedrà presenti molti esponenti del Partito Democratico. Ma le modalità di organizzazione dell'evento, non sono piaciute all'ex sindaco di Agropoli Antonio Domini e a Carmine Parisi (componente del direttivo cittadino e della direzione provinciale)che hanno accusato: "Vogliono trasformare la Festa Democratica in quella di Alfieri & co.""Lo scorso mercoledì 8 settembre - affermano Antonio Domini e Carmine Parisi - durante una riunione del direttivo del Pd Agropoli per organizzare la festa democratica, è stato chiesto il riconoscimento di una situazione di fatto: dal momento che ad Agropoli il Partito democratico non è solo quello che amministra la città ma c’è anche una parte degli iscritti che non si rivede affatto nell’amministrazione comunale, è stato reclamato uno spazio d'area, all’interno della festa, per poter approfondire il tema della legalità (mai così attuale) legato anche alla tutela del territorio dalle aggressioni speculative, con ospiti d’eccellenza, oltre ad altre tematiche. Ma quel direttivo, che a stento raggiungeva il numero legale per potersi tenere, ha bollato questa proposta come irricevibile, perché alla festa democratica di Agropoli è fatto divieto categorico di sollevare dubbi  sull’amministrazione Alfieri".

 “E' per protestare contro questa decisione assurda che mi sono autosospeso dal direttivo cittadino” ha sottolineato Carmine Parisi. 

"Mi auguro - sostiene invece Domini - che presto la forza delle tessere ceda il passo a quella dei tesserati, che non possono lasciare il Partito esclusivamente in mano ai responsabili dell'attuale declino di Agropoli, ma devono poter discutere in piena libertà ed autonomia”.

“Denunciamo pubblicamente la volontà di voler trasformare una festa che dovrebbe essere di tutti gli iscritti al Partito democratico in festa dell’amministrazione Alfieri e dei suoi amici - affermano in coro Domini e Parisi - Storicamente le feste dei partiti di sinistra sono stati luoghi di incontro e di discussioni anche dure, dove la democrazia ed il confronto prevaleva, ma qui ad Agropoli il PD attuale è solo una cassa di risonanza dell'Alfieri pensiero, cosa inaccettabile in una democrazia".

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