Annullata la delibera comunale che sanciva disparità di trattamento per l'utilizzo del palazzetto dello sport. Il T.A.R. (tribunale amministrativo regionale) di Salerno ha infatti accolto il ricorso proposto dalla squadra di Basket agropolese Olimpia per l'annullamento della delibera comunale n.135 del 30 giugno 2006.
Di fatto il giudice amministrativo annulla la convenzione tra il Comune di Agropoli e la Polisportiva Basket Agropoli per la gestione e l'utilizzo dell'allora tendastruttura, oggi palazzetto dello sport.Nella motivazione si legge : la deliberazione impugnata risulta priva di adeguata motivazione in quanto dalla sua lettura non è dato comprendere quali siano state le ragioni della preferenza accordata alla Polisportiva Basket Agropoli.
Inoltre, la sentenza evidenzia come siano stati violati i principi costituzionali e comunitari che impongono anche per le concessioni, di rispettare i principi di parità di trattamento, di non discriminazione e di par condicio in modo da garantire una effettiva concorrenza tra gli operatori del settore.
"Concorrenza - fanno sapere dalla società di basket - che per ben cinque anni è stata falsata. L'Olimpia Agropoli ha dovuto trovare altre strutture dove assicurare ai propri iscritti il corretto svolgere delle attività facendo gravare sul bilancio costi che, alla luce della pronuncia del T.AR., non dovevano essere sostenuti.
Le implicazioni economiche, pur pesanti, appaiono poca cosa se comparate con la negazione del diritto di alcuni atleti ad usufruire della struttura pubblica come la utilizzano gli altri". E' il caso di dire che tutti i ragazzi sono uguali ma, alcuni, sono più uguali degli altri.
Senza scomodare troppo Orwell e sicuri dei propri diritti i dirigenti Olimpia diedero mandato all'avvocato Antonello Scuderi di occuparsi della faccenda e, a giudicare dall'esito, il risultato è stato pienamente raggiunto.
"Resta evidente come la precedente amministrazione abbia - evidenzia la dirigenza dell'Olimpia - con pigrizia, approvato una delibera illegittima senza curarsi troppo delle esigenze di una giovane realtà del territorio che con sacrificio porta avanti un progetto di diffusione della pallacanestro".
Ora toccherà all'attuale giunta far fronte al problema e redigere un regolamento che garantisca parità di trattamento a tutti gli atleti e non solo ad alcuni.