"Abbiamo creduto nel progetto messo in atto da Nichi Vendola, nel processo rigeneratore della sinistra italiana e nelle enormi energie che esso è capace di liberare. Abbiamo creduto nella concreta possibilità che questo aveva di lasciarsi dietro errori clamorosi della sinistra antagonista in Italia adottando strumenti e linguaggi nuovi ed efficaci per ridare una speranza alla sinistra dispersa. Le fabbriche di Nichi fanno certamente parte di questo percorso. Tutto questo rischia di andare in fumo per l'insipienza di alcuni referenti locali del partito". Inizia così una nota di alcuni componenti di Sinistra Ecologia e Libertà che prendono le distanze dalla maggioranza del partito che nelle scorse settimane aveva "rinnegato" l'assessore Coccaro reo di non voler rispettare le direttive del partito."Dopo numerosi e pretestuosi attacchi contro lAmministrazione Comunale - prosegue la nota - si è consumato l'ultimo episodio di aggressione politica, intentata con linguaggio e comportamenti del peggior stalinismo nei confronti dell'Assessore Coccaro. Esprimiamo piena solidarietà al compagno Coccaro per per la violenza nei suoi confronti, il suo disagio, che è tutto politico e non già personale, è anche il nostro disagio. Il problema vero - si legge in conclusione - è di alcuni referenti locali del partito, incapaci di aggregare e tenere insieme le diverse sensibilità e culture che possono contribuire alla crescita e totalmente inadeguato ad articolare una proposta politica per la città".
Anche SEL dunque si spacca: dopo P.D. e P.D.L. si consuma l'ennesima scissione all'interno di un partito agropolese.