Politica

Agropoli: Morrone attacca il PD e lancia un messaggio ai giovani: ribellatevi


Dopo l’annuncio di Carmine Parisi, componente della direzione Pd, in merito alla bocciatura da parte della commissione nazionale di garanzia del tesseramento dei Giovani Democratici di Agropoli, è intervenuta sull’argomento anche Roberta Morrone, membro del direttivo: “Ho appreso dagli organi di stampa – dichiara la Morrone alla redazione di Trasparenza e Legalità – che la commissione nazionale di garanzia ha annullato quaranta tessere del circolo giovanile del partito democratico di Agropoli. Ricordo che si parlò della formazione del circolo e del tesseramento e si propose un’iniziativa tesa al coinvolgimento della gioventù agropolese. Poi, poi che tristezza, una gestione familistica e condominiale presenta il “pacchetto” di tessere. La vecchia logica pure con i giovani! A chi giova questo modo di procedere? Al partito? Ad Agropoli?Ai giovani iscritti? Quaranta giovani che aderiscono al Partito Democratico, che bella cosa, che immensa risorsa,io credo senza ironia alla loro partecipazione, ma dico ai giovani che questo è il loro tempo, RIBELLATEVI. Ribellatevi alla promessa del piccolo appannaggio,chiedete ciò che vi è dovuto,chiedete per tutti,guardatevi intorno, unitevi, proponete, dialogate, denunciate i comportamenti di una politica bottegaia che vi potrà solo offrire poco e per poco tempo. Mirate in alto non accontentatevi, solo così sarete pari tra pari, solo così alla fine avrete conservato la vostra libertà intellettuale,solo così darete linfa ai giovani che verranno. Non vi piegate – continua la Morrone – a logiche spicciole, piegatevi alle regole, piegatevi ai sacrifici,piegatevi ed agite in nome dell’idee. Comprendo che i tempi sono incerti e volgari,che è più difficile il vostro futuro che a volte non si riesce nemmeno a vederlo il futuro,non vi piegate a logiche perverse, non commettete l’errore di vendervi per poco o tanto che sia, l’aiuto che volete chiedetelo alle istituzioni, siate parte attiva nel ricevere diritti e nel recepire i doveri. Se tutto questo lo volete fare con una tessera di partito va bene, va benissimo,ma sappiate che un partito non è una casa privata, forse ci sarà chi “comanda” ma anche costui dovrà rispettare le regole e più profondamente dovrebbe rispettare lo spirito della associazione partitica a cui ha aderito. Proponete un tesseramento aperto, limpido – chiosa la Morrone – dove prevalga la parola “insieme”, insieme per costruire non insieme a questo ed a quello”. Poi, in conclusione, un inciso: “Mia figlia mi chiese di tesserarsi, le dissi di aspettare e di contattare altri giovani per un’iniziativa comune”.

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