​Ci sono voluti solo cinque anni a Martin Meazza, l'uomo venuto dal nulla, del quale molti non conoscevano neanche il passato, per entrare nel cuore dei cittadini di Agropoli. In questa città Martin aveva finalmente trovato casa dopo aver vissuto gli orrori della guerra in Bonsia e i dispiaceri di una patria che gli ha voltato le spalle, così come la famiglia (una moglie e quattro figli) che nel momento del bisogno sono andati via. Martin ad Agropoli aveva ritrovato quel calore che l'Inghilterra non gli poteva più dare. Aveva tanti amici e un compagno fedele, il suo cane Nuggit.

 Il 28 maggio scorso, però, Martin ha lasciato questa terra che per alcuni tratti di vita era stata un inferno. Fatale al 49enne che si era gettato in acqua con una muta malandata, un edema polmonare causato probabilmente da un'insufficienza cardiaca.

Domani presso la chiesa della Madonna di Costantinopoli, alle ore 10, la città darà l'ultimo saluto a Martin, da molti conosciuto semplicemente come l'inglese del porto. Alle esequie non sarà presente la madre, impossibilitata a muoversi, ma che ha chiesto comunque di poter avere il filmato del funerale. Saranno presenti invece le sue sorelle che nel pomeriggio si metteranno in viaggio da Londra per raggiungere Agropoli. Arriveranno intorno alle 22 alla stazione ferroviaria. Hanno espresso il desiderio di incontrare gli amici di Martin e di mettersi in contatto con l'amministrazione comunale, fin ora senza esito. Da loro è arrivata la proposta di non rimpatriare la salma di Martin: lui avrebbe voluto vivere ad Agropoli, dove finalmente era felice, dove aveva degli amici. Appena ci sarà l'ok delle autorità le sue ceneri saranno quindi sparse in mare, in quel mare che lui amava e che lo ha portato via.