Attualita'

Agropoli, Malandrino e Pesca: "no" alla soppressione del Giudice di Pace


Possibile soppressione degli uffici del Giudice di Pace di Agropoli? I consiglieri del PDL Emilio Malandrino (vice-presidente del consiglio comunale) e Mario Pesca (capogruppo consiliare Popolo delle Libertà) si oppongono e tramite una missiva al Ministro della Giustizia, al Presidente del Tribunale di Vallo della Lucania chiedono di volerne valutare il mantenimento degli uffici.Nella loro lettera i consiglieri del Popolo delle Libertà sottolineano infatti l'importanza dell'ufficio del Giudice di Pace che "da oltre 16 anni - si legge nella lettera - opera con eccellenti risultati lavorativi ed alte ed operose figure professionali che ne consentono e ne certificano il funzionamento, sia i collaboratori giudiziari che i Giudici di Pace quali il dott. Antonio Volpe, l’Avv. Antonio Cassese, la dott.ssa Wanda De Feo, l’Avv. Giuseppe Baldo, coordinati, fino a qualche mese fa, dall’ Avv. Giovanni Di Luccia.  Tale Ufficio ha rappresentato e rappresenta, per l'intera città e per i Comuni limitrofi, un sicuro riferimento di giustizia, quantomeno per i giudizi civili e penali di sua competenza. Nonostante il limite dovuto alla esiguità di personale, ad oggi, rimane comunque egregiamente funzionante grazie alla abnegazione dell’unico e solo Giudice di Pace ancora operante Avv. Giuseppe Baldo". Pertanto, scrivono Malandrino e Pesca, considerato che "con la legge 14 settembre 2011, n. 148 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, gli enti locali, anche consorziati tra loro, possano richiedere e ottenere il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace con competenza sui rispettivi territori, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi, restando a carico dell’amministrazione giudiziaria unicamente la determinazione dell’organico del personale di magistratura onoraria di tali sedi entro i limiti della dotazione nazionale complessiva nonché la formazione del personale amministrativo". Ciò premesso e considerato che "l'Amministrazione Comunale di Agropoli ha concesso la totale disponibilità di propri locali indicando i nuovi Uffici ( palazzina dei servizi ) appena consegnati in Via Pio X, quale possibile sede dell’Ufficio Del Giudice di Pace e, in ottemperanza alla predetta normativa, con le spese relative al personale amministrativo a proprio carico, e con le spese di determinazione dell’organico del personale di magistratura onoraria e della formazione del personale a carico dell’amministrazione giudiziaria", i consiglieri Emilio Malandrino e Mario Pesca  chiedono di "voler valutare l'opportunità di un mantenimento della sede di Agropoli di grande utilità e necessità per il comune capofila e l'intera comunità cilentana circostante" domandando poi al primo cittadino Alfieri di adottare una delibera che accolga questa istanza per la permanenza degli uffici del Giudice Di Pace di Agropoli.

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