Politica

Agropoli: Malandrino chiede la modifica del decreto 49

notizie

Modificare il decreto 49 e reinserire l'ospedale civile di Agropoli nella rete dell'emergenza. E' questa la richiesta del dirigente agropolese del Pdl Emilio Malandrino, fatta all'on. Caldoro, all'on. Schiano di Visconti (presidente commissione sanità), ai consiglieri regionali Baldi, Paolino e Fortunato e al manager dell'Asl Salerno Antonio Squillante. Di seguito il testo della missiva.

Il sottoscritto Dott. Emilio Malandrino,   in qualità di Coordinatore Vicario del PDL ,  già rappresentante della  Commissione Consiliare Sanità,   

 

premesso  :

 

  • che in data 07-03-2008 è stata approvata la LL:RR: 16 con la quale il P.O. Di Agropoli nelle ripartizioni regionali usciva dalla rete dell'emergenza;

 

  • che in conseguenza alla applicazione della LL.RR.16 veniva  varato   nel  2010 il decreto 49 con piano attuativo da predisporre sui vari Presidi Ospedalieri;

 

  • che  in data 26/03/2013 la Direzione Generale della ASL Salerno con atto unilaterale a firma del Direttore Generale, Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo, inviavano, senza debita campagna informativa e senza alcun passaggio con gli Organi Istituzionali, Regionali, Provinciali e Comunali, nota di repentina chiusura dell' Ospedale di Agropoli  per il giorno 02.04.2013 e il trasferimento dei pazienti in altri nosocomi;

 

  • che di  seguito l' Amministrazione Comunale di Agropoli, ha dovuto ricorrere prima al il T.A.R. Campania e poi al Consiglio di Stato per bloccare il primo ed un  secondo reiterato provvedimento di sospensione delle attività medico-sanitarie del P.O. Di Agropoli;

 

  • che  il Consiglio di Stato in data 12/07/1013, ha sancito il definitivo blocco delle attività per il 15/09/2013 adducendo una serie di motivazioni a mio avviso molto discutibili e controverse;

 

  • che di seguito per continuare a sostenere convintamente  la propria decisione la Direzione Generale della ASL Salerno continua a diffondere notizie dubbie, false ed inveritiere,  motivo per cui, verosimilmente,  sono convinti della improduttività e/o inefficacia del servizio reso da tale nosocomio;

 

  • che nello specifico, così come riportato,  le notizie risultano grossolanamente imprecise ed erronee:

 

1 -  Agropoli sarebbe dotato di 23 Primari, basterebbe aver visitato con più attenzione l'Ospedale per ricordarsi che in tutto le Unità Operative sono tra semplici e complesse solo 9;

2 -    Agropoli  non avrebbe  numeri d'utenza , verificando però i registri si può constatare  che l' Ospedale in questione  ha più codici rossi  di tutti  gli ospedali dell'ex SA3;

3 -   Agropoli avrebbe  grandi costi per l'azienda, senza precisare però che probabilmente con una più attenta capacità di razionalizzazione e  gestione del personale tutto ciò sarebbe assolutamente ridimensionato.

Solo per citare qualche esempio:

P.O. di Sarno dotato di molteplici cardiologi ,  rispetto ad Agropoli con poche unità che obbligano a ricorrere a consulenti esterni, particolarmente costosi,  per poter coprire i turni;

P.O. Di Roccadaspide 5 anestesisti  senza reparto,  Agropoli solo 3 anestesisti, con impegno  di reparto e quindi con  necessità di ricorrere anche qui  a costose consulenze   esterne;  un reparto di chirurgia senza organico stabile,

 quindi tutti  i chirurghi  presenti in ogni  turno di servizio sono costosi consulenti esterni.

4 – La definizione di inidoneità  e/o addirittura di pericolosità del  reparto di UTIC-Cardiologia perchè “senza emodinamica”;  pur consapevoli della impossibilità dell'esistenza di  una emodinamica in ogni ospedale.

L'esperienza invece ha dimostrato   che vi è assoluta necessità di avere un reparto  funzionale anche senza emodinamica , purchè   pronto a dare la prima e più  rapida risposta, spesso salvavita, a tutte le urgenze cardiocircolatorie che ogni giorno afferiscono in PS,  permettendo così  di stabilizzarle e e gestirle in modo protetto fino alla definitiva collocazione del paziente.

Tali  reparti   sono essenziali non solo per gli infarti acuti ma anche  per tante altre patologie cardiorespiratorie  (aritmie, scompenso   acuto, insuff. respiratoria ecc..).

 

     Tutto ciò, continua a ledere la dignità umana e professionale di tanti  operatori che in questi anni si sono impegnati  fino all'inverosimile sacrificando anche  parte della propria  vita privata pur di assicurare continuità al servizio di un intero territorio.

           

                                     Per  quanto premesso,  il sottoscritto

 

CHIEDE

 

alle SS.LL. in indirizzo, relativamente alle proprie competenze , volersi attivare per  una convocazione ad hoc del Consiglio Regionale, unico organo sovrano a legiferare in tale direzione,  che possa finalmente e definitivamente riportare in discussione e, se opportuno,  rivisitare  e/o  rimodulare il “decreto 49” e la  conseguenziale attuazione  del piano aziendale che prevede tra le azioni poste in essere  il provvedimento di  dismissione dell'Ospedale di Agropoli,  mortificando in maniera irriguardosa, irrispettosa, e probabilmente ai limiti della responsabilità oggettiva, una così vasta Comunità.

 

Sicuro di un positivo riscontro ,

                                                                                                                   

                                                                                              Dott. Emilio Malandrino

                                                                                      (Coordinatore Vicario PDL)

 

Top
Condividi su Facebook
Condividi su Twitter
Condividi su Whatsapp
Condividi su Linkedin