Si è svolta con grande successo lo scorso martedì presso il Roller Ball di Agropoli la quarta edizione di Agropoli Festival, manifestazione dedicata ai gruppi emergenti locali. Nel corso della serata si sono esibite numerose band di giovani agropolesi e cilentani che hanno proposto al pubblico i propri repertori, questanno molto variegati, avendo gli artisti presentato generi molto diversi luno dallaltro. E stata unoccasione dincontro e confronto tra i ragazzi che si apprestano ad entrare nel mondo della musica e quelli che vi sono già da un po ci spiega lorganizzatore della serata, Roberto Apicella. Questi momenti sono importanti per la formazione di un musicista in quanto ha la possibilità dimostrare alla gente ciò di cui è capace. Peccato che ad Agropoli di tali iniziative non vè nemmeno lombra. Del resto, la dimostrazione della gravità di ciò sta nella progressiva diminuzione del numero dei gruppi partecipanti di anno in anno. Eppure fino a qualche anno fa Agropoli vantava decine di gruppi di buon livello. La serata è stata organizzata dalla Jealousy Bros in collaborazione con la Giovane Italia sezione di Agropoli, il Roller Ball dei Fratelli Salurso, il Ristorante Pizzeria Il Terrazzo del Lido Azzurro e dai giovani Cosimo Indice, Giuseppe Foresta e Massimiliano Di Fabio. Questi i gruppi in gara: Rock in Progress, Only Smoke, Huge Bird, Acustica, Crazy Mood, Endless e Cristalli Liquidi. Le performance sono state valutate da un attenta giuria in base allinsieme, lomogeneità e il feeling del gruppo; allinventiva, allarrangiamento ed alla particolarità e la musicalità di ogni singolo brano, nonché allimpatto diretto di ogni band col pubblico. Per la cronaca ecco i gruppi sul podio: 1) Crazy Mood ; 2) Only Smoke; 3) Acustica. Il pubblico ha gradito, la serata è riuscita. Si pensa già di organizzare per il prossimo anno una quinta edizione ad altissimi livelli, frutto di un lavoro che inizierà già da settembre e che cercherà di mettere in risalto la città di Agropoli anche sotto il profilo culturale-musicale, troppo spesso dimenticato e snobbato. Sara di Pasquale