"Venti giorni fa ho annunciato il rischio di uno squilibrio politico-amministrativo che avrebbe comportato il rischio di una vera e propria dittatura della maggioranza. Questo rischio è purtroppo diventato realtà". Esordisce così il consigliere d'opposizione Agostino Abate dopo la notizia dell'approvazione da parte della giunta comunale di Agropoli di un preliminare di Puc che "apre una fase partecipativa dell’iter per la redazione dell’importante strumento urbanistico che successivamente dovrà passare in Consiglio Comunale". "A parere del Sindaco , che ha dato tale notizia - denuncia Abate - chi legge deve avere la certezza che questa è la prassi corretta per le varie fasi redazionali del più importante e fondamentale strumento urbanistico generale del territorio comunale . Mai e poi mai mi sarei aspettato una tale strafottenza verso la carica istituzionale del consigliere comunale non allineato con la cosiddetta maggioranza . E’ forse il primo caso in Italia in cui si tratta un preliminare di uno strumento urbanistico generale comunale come se fosse un atto puramente esecutivo. Si fa finta di confondere la competenza che ha la Giunta comunale nella fase di approvazione del preliminare del PUC con la competenza che si è arrogata la Giunta comunale (e la maggioranza) per la genesi dello studio e della indagine territoriale da condividere con i cittadini al fine della primaria formulazione degli indirizzi fondamentali prima ancora che venisse formulato un qualsiasi preliminare del PUC. Ciò che avvenuto è grave e può essere motivato solo da due ipotesi : (e mi auguro non simultanee) 1. arroganza e prepotenza di una amministrazione comunale dittatoriale 2. completa ignoranza in materia di programmazione urbanistica. Altri comuni hanno , legittimamente e validamente - sottolinea Abate - prima costituito un laboratorio (politico) in cui le varie forze politiche presenti in città, coadiuvate dalle varie forze sociali cittadine, hanno metabolizzato vari contributi e poi hanno deliberato (in Consiglio Comunale) un documento di sintesi di indirizzi programmatici condivisi. Solo dopo tale prioritario documento si è dato inizio allo studio del preliminare del PUC. Invertire l’ordine ed anticipare lo studio del preliminare prima della fase del contributo politico e cittadino snatura completamente l’Urbanistica di nuova generazione . Aprire la fase partecipativa (così come conclamato dal Sindaco) dopo l’avvenuta approvazione del preliminare del PUC - conclude il consigliere Agostino Abate - equivale a dire parlate ed osservate pure , tanto il PUC lo facciamo noi della maggioranza.