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Agropoli, Abate: corriamo il rischio di una dittatura della maggioranza

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Non risparmia critiche all'amministrazione Alfieri il consigliere Agostino Abate che nel corso dell'ultimo consiglio comunale ha proposto una deliberazione sul regolamento relativo a funzionamento delle commissioni consiliari, bocciate perché "le modifiche proposte appesantirebbero i lavori del Consiglio Comunale e delle Commissioni e ciò sarebbe in contrasto con il principio di economicità dell’azione amministrativa di cui alla legge 241/90 ". Una risposta che non ha soddisfatto l'ex presidente del consiglio comunale che ha precisato nel corso dell'assise che "proprio perché l’azione amministrativa deve essere economica , snella , efficace, efficiente e trasparente, a monte di questa ci deve essere una azione politica che immetta il consiglio e le sue articolazioni primarie (le commissioni consiliari) in grado di conoscenza ottimale e senza mai lesinare su alcun sapere e/o su alcuna conoscenza". "Io non appartengo ad alcuna commissione consiliare permanente - precisa Abate - quindi è evidente che questa battaglia per il pieno funzionamento delle commissioni consiliari non è certamente legata ad una mia volontà di monopolizzare l’attenzione e/o la mia presenza ma è solo legata alla forte volontà di far funzionare a pieno regime uno strumento democratico di forte valenza". "Ritornando, quindi, all’invocato principio di economicità dell’azione politica in fase regolamentare - spiega Abate - ho fatto rilevare che una tale affermazione politica ha il sapore della seguente equazione matematica: economicità dell’azione politica equivale a silenzio per tutti perché parla solo il sindaco e la Giunta". Una critica che in consiglio ha trovato la risposta del vicesindaco Adamo Coppola che ha sottolineato che "in maggioranza ci riuniamo e condividiamo quello che proponiamo e, quindi, i Consiglieri di maggioranza sono bene informati e consapevoli". "Penso che a questa affermazione ci sia poco da obiettare - precisa Abate - l’assessore è convinto che la condivisione nella sola maggioranza sia sufficiente per garantire la democrazia di ogni attività consiliare . Ho l’impressione che qualcuno è ancora convinto che l’aula del Consiglio Comunale sia divisa tra la maggioranza e la Giunta, interessate a governare la città, e l’opposizione, che opererebbe per impedire il buon governo. Noi siamo invece convinti che, senza un’opposizione che sia messa in condizioni di svolgere il proprio ruolo al meglio, non si possa in alcun modo assicurare il buon governo. Stiamo correndo il rischio di uno squilibrio che porti alla dittatura della maggioranza. Questo rischio deve essere combattuto riaffermando la necessità di equilibrio tra i poteri istituzionali attraverso appositi checks and bilance (ovvero: controllo e bilanciamento reciproco) e fra questi il ruolo delle commissioni consiliari risulta primario e vitale; esse costituiscono uno strumento prezioso di democrazia consiliare. Strumento prezioso che tenta di assicurare a tutti i Consiglieri comunali la conoscenza (e non la sola visione) dei problemi che devono essere trattati e messi poi a voti durante il Consiglio. Sono perciò fermamente convinto che tutti i settori che riguardano l’attività dell’Amministrazione di questo Comune devono passare all’esame delle Commissioni".

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