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Agropoli, Abate attacca il Sindaco sulle opere pubbliche

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Per  definire un‘OPERA PUBBLICA non è sufficiente che sia destinata alla popolazione ma è necessario che “nasca” dal popolo , che sia cioè  volta a  soddisfare le esigenze dei cittadini.
Affinchè ciò avvenga è evidente che i cittadini devono essere adeguatamente coinvolti nella  scelta.Quello a cui Noi oggi assistiamo è un FIORIRE   DI OPERE PUBBLICHE IN ORDINE  SPARSO E  SENZA ALCUNA SOSTANZIALE  VISIONE STRATEGICA  CONDIVISA.  Manca un sistema di programmazione generale  in grado di richiamare ,se pur vagamente , i principi democratici  della  legittima partecipazione  popolare .
Partecipazione popolare che nei casi di programmazione territoriale vasta (PUC)  è  addirittura  obbligatoria .D’altronde cosa aspettarsi da un Sindaco che  non pratica questa partecipazione neanche con la parte rappresentativa della popolazione e cioè con i consiglieri  comunali eletti ?
TUTTO E’  POSSIBILE  GRAZIE ALL’INERZIA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE che incarna una pseudo neutralità comoda e (al momento) vantaggiosa  e  che  nella sostanza isola senza appello  il ruolo della minoranza e/o dell’opposizione .

L’avviso  esplorativo per manifestazione di interesse relativo alla realizzazione della “Nuova centralità urbana – area dell’ex campo Landolfi”  è stato generato da una visione personale  del Sindaco  che in data 24 ottobre 2013,  e cioè dopo sei mesi dall’approvazione del preliminare del PUC (sempre e solo da parte del Sindaco – “pardon”   della Giunta Comunale), INTRODUCE con autorità , al fine di stroncare altre possibili idee condivise , UNA  PARTICOLARE  OPERA  PUBBLICA  CHE NELLA SOSTANZA  ANTICIPA LA PARTE OPERATIVA DEL PUC  ANCORA A TUTTI  SCONOSCIUTA .Certo , alla fine  l’opera pubblica  sarà approvata in Consiglio Comunale , in quanto il piano triennale delle opere pubbliche è di competenza dell’organo consiliare e,quindi, (alla  fine)  risulterà che è <>  la democrazia .
 Ma la  democrazia che <>  alla   fine di un percorso personale è solo un sigillo sacramentale consiliare della coda della maggioranza  che vuole apparire  istituzionale ed a cui molti  DEVONO    adempiere e fra questi anche  Chi avrebbe dovuto garantire  un  percorso partecipativo nettamente  opposto a quello praticato. L’avviso esplorativo è finalizzato alla  individuazione di operatori economici potenzialmente interessati alla realizzazione della suddetta opera attraverso gli strumenti di partenariato pubblico privato e, quindi , anche  al controllo  preventivo di tali interessati.
Ma questi portatori di interesse (detti : stakeholder ) dovrebbero essere proprio quelli che avrebbero dovuto partecipare insieme a  tanti altri soggetti pubblici e privati , e fra questi  i cittadini  di Agropoli in primis , allorquando si gettavano le basi per il preliminare  del PUC .
Il  loro coinvolgimento e la loro partecipazione in quella  fase dello studio del preliminare avrebbe garantito la visione unitaria e strategica  dell’intero  territorio comunale in una fase molto più chiara e condivisa di programmazione  generale .
Cosa questa  nemmeno  pensata lontanamente .
Ed in tutto questo percorso , laddove ho  scritto  continuamente  le mie rimostranze ,  lo stimato Presidente del consiglio Comunale  dove era ?
La verità è negli atti scritti e più volte pubblicati con annotazione anche dei protocolli.
Resto in attesa di svolgere compiutamente il  mio ruolo di controllo  allorquando  le procedure istituzionali  me lo consentiranno con la formalizzazione del voto consiliare ma nel frattempo non abbandono le speranze per una soluzione di maggiore sensibilità territoriale che possa rivitalizzare l’entusiasmo di quei  cittadini che  forse hanno rinunciato ad ogni  attiva partecipazione proprio a causa di questo modo di fare il bene pubblico  attraverso una democrazia preconfezionata .

Agostino Abate

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