"Prendo atto della risposta del Sindaco e preliminarmente rilevo che con decisione unilaterale mi ha escluso dalla maggioranza. Eppure nel corso della seduta di primo Consiglio Comunale avevo ampiamente precisato in ordine a tale collocazione che: la nozione di maggioranza o di minoranza , nel sistema elettorale dei comuni, va definita con esclusivo riferimento alle liste collegate ad un candidato sindaco risultato eletto o non eletto e ciò non avendo riguardo a eventi politici successivi alle elezioni. Questa è la via principale di lettura nel mentre in via solo secondaria è da fare riferimento alla posizione assunta dai consiglieri nell'atto di approvazione del programma di mandato ovvero delle cosiddette linee programmatiche . Così risponde Agostino Abate ad Alfieri che, a proposito di un incontro della maggioranza per discutere di Puc, ha di fatto escluso Abate. Io il programma di mandato afferma Abate - lho votato anche perché era coincidente con il programma elettorale definito anche da Noi consiglieri candidati nella coalizione Alfieri (allora candidati del partito UDC) . Avevo anche riferito che queste non erano mie valutazioni ma erano valutazioni di validissime posizioni assunte dal Consiglio di Stato e da altri organi giudiziari che in merito a tali argomentazioni hanno competenza . Per quanto riguarda perciò la domanda del Sindaco che chiede se cè qualcosa di illegittimo o di strano in una maggioranza consiliare che si riunisce e discute al suo interno con grande serenità , penso che la risposta è già data . Per quanto attiene poi la riunione di maggioranza (loro e senza di me) è da riferire che la stessa si è avuta a valle di un preliminare di PUC già redatto nelle sue linee primarie dallUfficio di Piano ed è qui tutta la stranezza. Nessun documento preliminare doveva e/o poteva essere redatto, e di conseguenza valutato con priorità , ed esclusività , dalla sola maggioranza proprio perché per qualsiasi rapporto preliminare è necessario una prodromica fase di incontro ed ascolto dei cittadini , delle associazioni , dei vari eventuali comitati , che è cosa ben diversa dal diritto alle osservazioni cui fa cenno il Sindaco. E questa la nuova ed evidente filosofia dellurbanistica partecipata, moderna ed attuale che fa distinguere le vecchie procedure dalle nuove . Riconfermo , perciò , tutte le mie meraviglie in ordine a tale riunione tenuta a valle di un preliminare (fosse anche di solo rapporto) . Questo è il mio pensiero sullurbanistica e conclude Abate - su questa nuova generazione di Piano e sono pronto per qualsiasi pubblico confronto che voglia sminuire tale pensiero.