"Nonostante le segnalazioni presentate presso il Corpo Forestale di Vallo della Lucania, il Parco nazionale del Cilento ed il Comune di Agropoli, il cancello che inibisce l’accesso alla “caletta del Vallone” ed il transito lungo gli antichi sentieri in zona “sambuco” di Agropoli è vivo e vegeto".A lanciare l'accusa è Giuseppe Colopi, coordinatore dei comuni cilentani di Fareambiente che annuncia che l'associazione ambientalista "ha depositato ulteriori segnalazioni presso il Comune ed il Corpo Forestale di Castellabate, in quanto, a seguito di sopralluoghi, i sentieri del Monte Tresino ricadenti nell’area di competenza del Comune di Castellabate, sono risultati essere ancor più interessati, rispetto all’area Comune di Agropoli, da recinzioni e cancelli che impediscono il passaggio. Fareambiente invita i Comuni di Agropoli e Castellabate ad esercitare le azioni legali del caso.
Sollecita gli enti preposti ad istaurare procedimenti di verifica del merito dei diritti privati vantati sulle porzioni di sentiero ricadenti nell’area del Tresino oppure le più celeri azioni possessorie di reintegrazione e manutenzione, caratterizzate tuttaviada più stringenti termini di prescrizione dell’azione. Inoltre, nel caso in cui a seguito delle opportune verifiche aventi ad oggetto la bontà e la misura deidiritti vantati dai privati, essi dovessero risultare legittimi, resterà comunque da verificare il modus di esercizio di tali diritti.Infatti nell’ipotesi che non siano state rispettate le misure di salvaguardia (tipo di recinzione, materiali utilizzati, ecc.) il Parco del Cilento ha il potere di esercitareazioni di riduzione in pristino dello status quo ante. “Le linee guida per la segnaletica della rete dei sentieri del Parco”, elaborate in collaborazione con il Club Alpino Italiano, scaricabili al sito: http://www.cilentoediano.it/sito/images/parco/documenti/regolamenti/LINEE_GUIDA.PDF, disciplinano esaustivamente la segnaleticasentieristica (ad esempio le fasce di vernice rossa e bianca che indicano: percorso continua).Isentieri del Tresinosono colmi di tali indicazioni, anche se poi il cammino risulta ostacolato dalla presenza di cancelli;nel caso specifico, dunque, il percorso NON continua.
Nell’ottobre 2009 - prosegue la nota di Fareambiente - i sindaci dei Comuni di Agropoli e Castellebate, Francesco Alfieri e Costabile Maurano, firmavano un protocollo d’intesa “per il ripristino e il miglioramento del sentiero naturalistico”. Il Comune di Agropoli, dava seguito a tale protocollo attraverso le Deliberazioni della Giunta comunale nn. 010, 011 e 012 del 15/01/2010 con le quali approvava il “Progetto preliminare dei lavori di ripristino e miglioramento del sentiero naturalistico Tresino-Trentova-Lago S.Maria-Punta Licosa”. Il 7 luglio 2013 il sindaco Alfieri inaugurava il sentiero “Scoglio del sale – Cala Pastena” (E’necessario precisare che il piccolo sentiero“Scoglio del sale – Cala Pastena” si trova in una porzione di territorio diversa ed antecedente quella interessata dalle inibizioni che Fareambiente ha denunciato).Non si comprende come mai i responsabili di tali enti, durante i sopralluoghi che pure saranno stati necessari per apporre le indicazioni segnaletiche o effettuare valutazioni ed interventi, non si siano accorti dei cancelli e dei chilometri di recinzioni in filo spinato. Fareambiente, in attesa che le denunce presentate sortiscano gli effetti sperati, confida soprattutto nell’intervento dell’Amministrazione comunale di Agropoli, che con l’adozione di tali delibere ha dimostrato un interesse nel senso di uno sfruttamento eco-sostenibile di tale area, almeno per la porzione di sua competenza seppure più limitata rispetto a quella appartenente al Comune di Castellabate.Il 29 settembre 2013 – ore 15.00 - , all’interno dell’area protetta si terrà “Il girotondo del Tresino 2”, una nuova manifestazione organizzata dal Coordinamento Fareambiente dei Comuni del Cilento. A differenza del primo girotondo, questa volta i partecipanti all’evento (Enti, associazioni, cittadini) saranno divisi in due gruppi che partiranno contemporaneamente da Agropoli e Castellabate, procederanno sui sentieri fino ad incontrarsi nel cuore del Tresino. Il fine è sempre lo stesso - conclude la nota - stimolare gli utenti ad un uso intelligente delle aree protette, ottenere un confronto e spingere gli Enti pubblici preposti ad intervenire in modo risolutivo riguardo gli abusi denunciati".