Politica

Agostino Abate: "Scelte demenziali della politica sanitaria"

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Sono pienamente d’accordo con la visione di Cecilia Francese (da Battipaglia) sulle conseguenze dannose che sta subendo la piana del Sele per le scelte demenziali di un politica sanitaria che non ha nulla a che vedere con la vera Sanità e con il riconosciuto diritto costituzionale che spetta ad ogni cittadino .

Con DECRETO n. 73 del 24.10.2011 del commissario Caldoro , pubblicato sul BURC n. 69 del 31/10/2011 , viene approvato il Piano attuativo dell’Azienda Sanitaria Locale di Salerno con prescrizioni.

In altri termini viene decretato di accogliere, a parziale modifica del Decreto Commissariale n. 49 del 27.9.2010, la proposta programmatica della A.S.L. di Salerno, prevedendo, per l'effetto la confluenza "del presidio di Agropoli, oltre ai presidi di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli e Battipaglia, nell’ospedale unico della Valle del Sele.

Il decreto conferma poi le restanti previsioni del Decreto Commissariale n. 49 /2010 ma prescrive che per quanto attiene il P.O. Valle del Sele bisogna

<<garantire, nelle more della realizzazione del Presidio Unico, l’ integrazione funzionale tra i diversi presidi che in esso dovranno confluire e prescrive anche che l’integrazione funzionale deve avvenire entro max 36 mesi d’intesa con la struttura commissariale e l’ASL >>

Nella sostanza il Piano Attuativo Aziendale di SALERNO nel prevedere la confluenza dell’Ospedale di Agropoli nell’ospedale unico della Valle del Sele ha previsto anche di garantire l’integrazione funzionale tra i diversi presidi di Roccadaspide, Eboli , Battipaglia ed Oliveto Citra .

Questa garanzia rimane di Fatto solo sulla carta e nel frattempo c’è qualcuno , all’uopo nominato, che devia come potrebbe fare un qualsiasi manager aziendale industriale che deve solo assicurare il risultato economico e commerciale della (propria) azienda.

E per tutta capacità politica (?) Caldoro , commissario di cui al Decreto 49/2010, resta fermo ed attende il risultato economico con spregio sia del Diritto racchiuso in questi documenti e sia della salute dei cittadini della piana del Sele .

E per ulteriore capacità politica (?) dei consiglieri regionali (locali e non) i nominati ospedali vengono chiusi o ridimensionati senza alcuna logica sanitaria.

Caldoro invoca il raggiungimento della buona qualità dell’assistenza ospedaliera in quegli ospedali che rimangono in vita ma non ha mai spiegato come fare per arrivare ancora vivi in queste invocate strutture ospedaliere allorquando si viene colpiti da infarto o da ictus.

Scusate , dimenticavo le ambulanze .

Già ! Caldoro si affida alle ambulanze per trasportare gli infartuati e poi si affida anche alle ottime strutture viarie (sia per qualità che per capacità di scorrimento del traffico) .

E tutto questo per trasportare la percentuale di infartuati su duecentomila abitanti verso presidi ospedalieri che si ritrovano in un territorio di seimila abitanti.

Questo non è più un discorso da continuare solo nella sfera della politica ma è , purtroppo, un discorso da iniziare anche nella sfera della Procura della Repubblica per accertare cosa ha favorito questa logica demenziale.

Agostino Abate - Consigliere comunale di Agropoli -

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