Politica

A rischio i fondi per il metano nel Cilento. Sindaco di Capaccio scrive a Letta

notizie

La missiva firmata anche dal sindaco di Agropoli Alfieri

La Camera ha modificato l’emendamento relativo ai finanziamenti per la metanizzazione nel Cilento caricando gli oneri sui fondi Fas. Ma la Comunità Europea ha stabilito che i fondi Fas non possono essere utilizzati per la metanizzazione. Il rischio è che questi fondi concretamente non possano essere sfruttati. Per questo il sindaco di Capaccio Italo Voza ha inviato una lettera al presidente del consiglio Letta. La missiva, di seguito integralmente pubblicata, è stata sottoscritta anche dal sindaco di Agropoli Franco Alfieri.

In data 5/10/2011 e 21/2/2013 unitamente ai Sindaci del Cilento è stata proposta istanza al Presidente del Consiglio per completare la rete di distribuzione nell’area del Cilento. In data 25/9/2013 si è tenuta presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza della Senatrice Simona Vicari e Onorevole Claudio De Vincenti una riunione con oltre 70 sindaci dell'area del Cilento e i rappresentanti di Ance e Confindustria, per affrontare e dare concreta soluzione al problema della metanizzazione di quei territori e che non è possibile accettare ulteriormente la discriminazione per i servizi a danno delle popolazioni del Cilento. Si evidenzia inoltre che le società concessionarie individuate a mezzo di procedura di evidenza pubblica, hanno dato corso sulla base delle intese raggiunte nell'incontro a intraprendere la realizzazione delle opere impiegando allo stato centinaia di unità lavorative e che il mancato finanziamento determinerebbe il fermo delle attività e il licenziamento delle maestranze attualmente impiegate oltre a impedire una nuova occupazione per oltre 500 nuove unità. In punto si deduce invece che ,allo stato, la realizzazione della rete di distribuzione viene vista da tutti noi sindaci quale prioritaria azione per risollevare e dare risposte concrete alla già tanto critica situazione occupazionale dell' area. A tal fine, con molto stupore e meraviglia, si fa rilevare che l'onere del completamento della rete di distribuzione del gas nei territori del Mezzogiorno, contrariamente a quanto previsto nella stesura del Decreto varato al Senato, che veniva ripartito per un importo di Euro l0 milioni/anno a carico dell'Autorità per Energia Elettrica ed il Gas nell'ambito della regolazione tariffaria dei servizi gestititi dalla stessa e per la restante parte (per un massimo di Euro l0 milioni/anno) per il periodo d'imposta di 2014- 2020 su parte dell'aliquota di cui all'art. 45 della L. 99 del 2009, nell'esame operato dalla Commissione Bilancio della Camera veniva a essere portata a carico dei fondi FAS. Questa scelta è una vera e propria offesa al territorio ed a noi Sindaci in quanto è noto a tutti che l'utilizzo dei fondi FAS è bloccato per le condizioni poste dal Patto di stabilità richiesto dall'Europa e che l'utilizzo degli stessi non rientra nelle previsioni fatte dall'Unione Europea per il completamento della metanizzazione. Così come oggi formulato dalla proposta in discussione alla Camera (comma 202 Legge Stabilità) l'emendamento apportato, contrariamente a quanto deciso al Senato, risulterebbe pertanto un mero espediente per tacitare le coscienze senza nessun risultato concreto con grave danno per quanto sino ad ora fatto dai sindaci e da quanti cittadini, operatori, imprese, maestranze hanno creduto nell'impegno del Governo per colmare questa grave carenza infrastrutturale. Con riserva di ogni altra azione a tutela dei nostri territori, si chiede alle SS.VV. che venga garantita, a decorrere dal 2014, la reale e concreta finanzi abilità dell'intervento infrastrutturale mediante il ripristino della norma votata in Senato.

Top
Condividi su Facebook
Condividi su Twitter
Condividi su Whatsapp
Condividi su Linkedin