La mostra, curata dal’ Arch. Maria Rosaria De Filippo, è stata ideata e realizzata dall’Associazione di promozione del Territorio PROp.o.CITY e si inserisce in un più ampio calendario di eventi in corso di realizzazione, sostenuto con il contributo della Regione Campania all’ interno del progetto “Tabacchifici animati” ed indirizzato ad avviare una campagna di sensibilizzazione sul tema del recupero delle strutture dismesse degli ex tabacchifici della Piana del Sele. Il ciclo di iniziative è stato programmato in collaborazione con le Associazioni Lega-Ambiente ed Aut-Aut (circoli di Battipaglia-SA). L’ evento specifico è patrocinato dall’ Amministrazione Comunale di Capaccio, dall’ Ordine degli Architetti di Salerno e dall’ Ance Salerno. La mostra sarà inaugurata con un vernissage di apertura il giorno 12 Luglio alle ore 18:00, e resterà aperta ai visitatori fino al giorno 16 Luglio dalle ore 10:30 alle ore 20:00. Al vernissage di apertura seguirà un breve dibattito pubblico sul tema: “Le aree industriali dismesse della Piana del Sele: emergenze storico-architettoniche della produzione locale da reinterpretare”, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni locali, della Soprintendenza e di docenti e studiosi del mondo accademico. Sono invitati a presentare ed intervenire al dibattito: il Dott. Italo Voza, Sindaco del Comune di Capaccio, il Dott. Martino Melchionda, Sindaco del Comune di Eboli, Prof. Ingegnere Gennaro Miccio, Soprintendente BAP Salerno ed Avellino, Raffaele Pascale, Tesoriere Ance Salerno. Sono attesi i relatori: Prof. Federica Ribera, Associata di Architettura Tecnica presso l’ Università degli Studi di Salerno, Dott. in Ingeneria Edile-Architettura Pasquale Apicella, socio dell’ Associazione APAI (Associazione Patrimonio Archeologico Industriale), Martina Lotoro, tesista in Ingegneria Edile-Architettura Università degli Studi di Salerno. I relatori saranno chiamati ad esporre in merito al valore architettonico-tecnologico di queste strutture ed in merito all’ importanza storica ed significato simbolico che le stesse rappresentano come icona del passato splendore dell’ impianto agricolo-manifatturiero che ha reso la Piana una risorsa strategica nazionale.