Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha scritto al Presidente della Comunità del Parco, Salvatore Iannuzzi, invitando all’annullamento delle designazioni del 10 novembre perché non rispettose delle indicazioni previste dalla legge n. 394/91, in special modo dell’articolo 9 comma 4 bis. Dunque, non è discesa dal Ministero, perché non rientra nelle sue prerogative, la decisione di annullare le designazioni dei 4 consiglieri: Carmelo Stanziola, Domenico D’ Amato, Rosario Carione e Francesco Bellomo. Questa è una prerogativa del consiglio direttivo che potrebbe procedere all’annullamento della delibera di designazione e procedere così a nuova convocazione e designazione, nel rispetto dell’art 9 della legge 394, oppure attendere le indicazioni ministeriali (Ministero dell’Ambiente e Ministero della Politiche Agricole e Forestali) dell’Ispra e della Associazioni Ambientali sugli altri 4 consiglieri, che potrebbero ristabilire le quote rosa ed avere così un direttivo al completo, composto da 4 uomini e 4 donne.
L’art 9 comma 4 bis Legge 394/199
“Nella composizione di gestione e direzione delle aree naturali protette deve essere rispettato il criterio della parità di genere”. Questo cita la legge invocata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che, destinando la missiva al Presidente della Comunità del Parco Salvatore Iannuzzi, indica una nuova composizione che dovrebbe essere costituita da 2 uomini e 2 donne. Di fatto, però, la Comunità potrebbe trovare un’altra via di uscita, considerata anche la travagliata sintesi raggiunta nelle elezioni scorse. L’alternativa sarebbe attendere.
Il bivio
La Comunità del Parco si trova ora davanti ad un bivio: potrebbe procedere, per tramite delle azioni intraprese dal suo presidente, alla revoca della delibera di designazione e andare a nuove elezioni, oppure attendere le nomine ministeriali, che potrebbero ristabilire la parità di genere. La designazione di Costabile Spinelli, annunciata come già cosa fatta, in realtà, al momento non sarebbe ufficiale, perché ancora non pervenuta alcuna indicazione certa all’Ente Parco,da parte dei Ministeri competenti, dall’Ispra, tantomeno dalle Associazioni Ambientali.