Nel Cilento, Terra di Maria: ecco il culto delle sette sorelle.

Oggi si celebra la festa della Natività della Beata Vergine Maria, una celebrazione che ha una particolare importanza nel Cilento

Di Emma Mutalipassi

Oggi si celebra la festa della Natività della Beata Vergine Maria, una celebrazione che ha una particolare importanza nel Cilento. Qui, la devozione per la Madonna è molto forte e il messaggio di benvenuto in questa regione è “Benvenuti nel Cilento, Terra di Maria”. I santuari mariani sono numerosi sul territorio e sono conosciuti come “Le Sette Sorelle”.

Questi sette santuari rappresentano le Madonne che dominano e proteggono il Cilento dalle alture da nord a sud e dalla costa all’interno.

Le Sette Madonne del Cilento, le mete dei pellegrinaggi nel Cilento

Il culto delle Sette Madonne del Cilento è molto antico e ha origini pre-cristiane; sette è un numero magico e simbolico. Le sette Madonne del Cilento sono la Madonna del Granato, Capaccio Vecchio, Monte Vesole Sottano; Madonna della Stella, Sessa Cilento, Monte della Stella; Madonna della Civitella, Moio della Civitella, Monte Civitella; Madonna del Carmine, Catona, Monte del Carmine; Madonna della Neve, Piaggine-Sanza,  Celle di Bulgheria, Monte Cervati; Madonna di Pietrasanta, San Giovanni a Piro, Monte Pietrasanta; Madonna del Sacro Monte, Novi Velia, Monte Gelbison o Sacro.

La Madonna più venerata delle sette è anche la più “brutta”, detta “schiavona” per la sua pelle scura di origine basiliana. Il santuario più visitato è quello del Monte Gelbison, detto Monte Sacro. La leggenda narra che alcuni pastori di Novi Velia volevano edificare un tempio alla Madonna ai piedi del monte, ma ogni mattina trovavano il lavoro del giorno precedente completamente distrutto. Una notte decisero di vegliare per catturare il presunto furfante e portarono un agnello per cibarsene. Ma, nel momento dell’uccisione, l’agnello riesce e liberarsi e scappa fino ad arrivare in vetta, dove si arresta davanti al muro di una piccola grotta. Arrivati per catturare l’agnello, i pastori videro rappresentata sulla grotta l’immagine della Madonna. Il vescovo, informato dell’accaduto, si recò sul posto per controllare di persona e, al momento della benedizione, una voce dall’alto gridò: “Questo luogo è santo ed è stato consacrato dagli Angeli”.

Il Santuario del Sacro Monte

Dei sette santuari mariani, solo quello del Sacro Monte resta aperto per più tempo durante l’anno, cioè dall’ultima domenica di maggio alla prima di ottobre. Agli altri, invece, si accede solo il giorno della festa o durante i nove giorni che la precedono (novena). La prima domenica dopo Ferragosto è dedicata al pellegrinaggio alla Madonna della Stella, che ha un significato particolare per i fedeli della parrocchia del vicino comune di Omignano. Negli ultimi anni, si è registrato un costante aumento nell’afflusso di fedeli e turisti che arrivano da tutti i borghi alle pendici del Monte, il cosiddetto Cilento Antico.

La componente simbolico-esoterica collegata a una leggenda delle sette Sorelle si fonde in un culto mariano tipico del Cilento, per cui s’individuano le sette Madonne. Anche se nel Meridione in genere non è raro che la cultura popolare individui le sue sette Madonne, in quest’area i santuari sono proprio collocati su alture che si chiudono a cerchio verso il mare, quasi una magica protezione dell’area interessata. Si narra di tempi in cui vi era una sorta di rivalità tra la propria Madonna e quella altrui, palesata dal detto popolare: “Tutte li Marònne so’ Marònne, ma chéra nòstra è cchiù Marònna!”

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