Nel Cilento rivive il carnevale della tradizione

Le vecchie maschere tradizionali, quelle viste o indossate dagli anziani, tornano ad animare il piccolo borgo

Di Elena Matarazzo

A Cosentini, frazione collinare del comune di Montecorice, è tornato in vita il tradizionale Carnevale. Martedì grasso, 21 febbraio, l’Associazione Euphòria ha riportato in paese molte maschere. Queste maschere hanno popolato per anni le case e le piazze dei paesi del Cilento durante il periodo del Carnevale. Si tratta di semplici travestimenti che ricordano i personaggi del passato, che gli anziani del paese avevano indossato o visto indossare dai loro padri.

L’evento

L’evento si intitola “Carneluvaro mio surundo surundo…” e prende il nome da un vecchio ritornello che ogni anziano del paese ricorda ancora. Questa festa era per persone di tutte le età, dove gli anziani rivivevano il Carnevale della loro infanzia, ei bambini rivivevano le belle tradizioni del passato.

In passato solo gli uomini erano i protagonisti della mascherata, sia nei ruoli maschili che femminili. Oggi non è più così.

“Abbiamo voluto coinvolgere le donne e reintrodurre l’idea stessa del Carnevale come periodo di ribaltamento dell’ordine del mondo”, spiegano gli organizzatori. Così Pulcinella, Don Nicola, Cardalana e molti altri nascondono interpreti femminili sotto la maschera maschile. Mentre Zeza e Vicenzella, le protagoniste femminili della rappresentazione, sono rigorosamente uomini!

Il Diavolo, la Confessa Stelle, le Spose, il Monaco, la Morte: questi sono solo alcuni dei personaggi della mascherata, che interagiscono tra loro e con le persone accorse ad assistere.

Dopo il corteo in maschera per le vie del paese, si è svolto il momento centrale della serata: la rappresentazione della “Ballata di Zeza”, che mette in scena le nozze tra Vicenzella, figlia di Pulcinella, e Don Nicola, osteggiato dal padre e favorito dalla madre Zezza.

Sulla piazza del paese la tarantella ha finalmente festeggiato il lieto fine delle nozze. La festa è proseguita con il falò e un momento di convivialità dove maschere e ospiti hanno ballato e mangiato insieme.

La rievocazione del Carnevale storico

La ricostruzione dei testi, dei personaggi e delle scene non è stata facile e proseguirà nei prossimi mesi.

Rivivere l’atmosfera del passato per gli anziani ha avuto anche lo scopo di stimolare la memoria di ulteriori tasselli della rappresentazione che potessero essere utilizzati in futuro per arricchire ancora di più la rappresentazione. Quest’anno siamo partiti dal paese di Cosentini”, dicono gli organizzatori dell’evento, “ma l’idea per il futuro è di portare il corteo di maschere e zeza in giro per i paesi per tutto il periodo carnevalesco, come si faceva tradizionalmente”.

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