Oggi avrebbe festeggiato il 107° compleanno uno dei più illustri atleti nati nella città di Agropoli: Vincenzo Margiotta, indimenticabile attaccante della Salernitana negli anni ’40.
La sua carriera calcistica
Nato il
10 gennaio 1917 ad
Agropoli, Vincenzo ha manifestato fin da giovane una fervente passione per il calcio e un innato talento da goleador. La
Salernitana lo ha tesserato nella stagione 1941-1942, ma solo tre anni dopo ha avuto l’opportunità di mettersi in luce, grazie a un prestito al Baratta Battipaglia (necessario per adempiere al servizio militare) e alla sospensione dei tornei a causa della guerra.
L’esperienza con i granata
Nel 1945 ritornerà in campo con i granata, mostrando subito le sue qualità: in quell’anno, infatti, fu il terzo cannoniere (con 14 reti) del Campionato regionale misto. Sono gli anni del dopo guerra, a Salerno stazionano ancora le truppe alleate ed anche agli inglesi non sfugge il suo talento. Qualcuno lo inviterà a seguirlo in Inghilterra per giocare nei più titolati club locali, ma le sirene della patria del calcio non lo attirano. Resterà alla Salernitana e sarà la sua consacrazione.
Nel campionato 1945-1946, infatti, diventerà il miglior realizzatore del club nel torneo di Serie A-B Centro Sud con 7 realizzazioni. L’anno dopo sarà lui il grande trascinatore dei granata nella loro prima storica promozione in Serie A (1947-1948). In massima serie esordirà il 21 ottobre 1945, in Siena-Salernitana (2-1). Con i granata disputerà una stagione in Divisione Nazionale ed una in Serie A con 37 partite e 10 reti realizzate complessivamente nei due massimi campionati.
Alla Salernitana resterà fino al 1948 (poi il passaggio all’Arsenal Taranto), ma il suo nome rimarrà per sempre legato a Salerno. Infatti Vincenzo Margiotta detiene ancora oggi il primato di reti segnate in partite ufficiali e non ufficiali con la maglia del club, 85.
La mostra in occasione del centenario dalla sua nascita
Nel gennaio di sei anni fa, Agropoli gli ha dedicato una
mostra in occasione del centenario dalla nascita; la tribuna ospiti dello stadio “Guariglia” è a lui intitolata. E’ morto il 9 marzo del 1996.