Settantuno anni fa nasceva uno degli attori più amati e celebrati del panorama cinematografico italiano, Massimo Troisi. Il suo nome, oltre ad essere un’icona del cinema nazionale, è legato anche al Cilento e, soprattutto, a Sapri. È proprio a Sapri che si rievocano memorie indelebili legate al grande Troisi. Nel 1994, durante le riprese de “Il Postino”, capolavoro diretto da Micheal Radford, la produzione si trovò a cercare un sosia dell’attore per affrontare le scene più impegnative, soprattutto quelle in bicicletta, elemento iconico del protagonista del film.
Il legame con il Cilento
Fu così che Gerardo Ferrara, un suo sosia straordinariamente somigliante, venne chiamato per affiancare Troisi nelle scene più faticose. Questo incontro segnò l’inizio di una profonda amicizia tra i due attori. Tuttavia, il destino aveva altri piani: le condizioni cardiache di Troisi erano fragili e, nonostante avesse programmato un intervento negli Stati Uniti pochi giorni dopo la fine delle riprese, lo scompenso alla valvola mitralica lo portò a spegnersi a Roma il 4 giugno 1994.
La carriera
Massimo Troisi, figlio di un macchinista ferroviere e di una casalinga, mosse i primi passi nel mondo dello spettacolo attraverso il teatro, prima con il gruppo I Saraceni e poi come membro del celebre trio comico “La Smorfia”, insieme a Lello Arena e Enzo Decaro. Il suo esordio dietro la macchina da presa avvenne con il film “Ricomincio da tre” nel 1981, che ottenne un incredibile successo di pubblico e critica.
L’amicizia con Pino Daniele
Il film mise in luce anche le doti musicali di un giovane talento napoletano, Pino Daniele, amico di Troisi. Il successo dell’attore continuò negli anni ’80, culminando con la collaborazione artistica con Roberto Benigni in “Non ci resta che piangere” nel 1984, divenuto un vero e proprio fenomeno di incassi.
L’eredità di Troisi continua a vivere nel tempo attraverso varie intitolazioni nel territorio. A Casalbuono, nel Vallo di Diano, è stata organizzata una rassegna di teatro amatoriale in sua memoria, e l’auditorium comunale porta il suo nome. Anche ad Agropoli, in località Moio Alto, una strada è stata dedicata all’attore cilentano, testimoniando così il profondo legame che lega Troisi alla nostra terra.