Moriva oggi Salvatore Venuta l’oncologo originario del Cilento e legato a Celle di Bulgheria

Anniversario della morte di Salvatore Venuta, ecco chi era

Di Luisa Monaco

Il mondo della medicina e della ricerca scientifica ha perso sedici anni fa uno dei suoi protagonisti più importanti, Salvatore Venuta, biologo e oncologo italiano di fama mondiale. Il dottor Venuta è stato il fondatore dell’Università degli Studi della Magna Graecia di Catanzaro, di cui è stato rettore fino alla sua morte, avvenuta il 31 marzo del 2008.

La carriera e il legame con Celle di Bulgheria

Nativo di Celle di Bulgheria, Salvatore Venuta ha conseguito la laurea in Medicina e chirurgia presso l’Università di Napoli nel lontano 1968. Da allora, ha ricoperto numerosi incarichi accademici prestigiosi, diventando uno dei maggiori esperti di oncologia nel panorama italiano e internazionale.

Tra i ruoli più importanti ricoperti da Venuta, ricordiamo quello di preside della Facoltà di Medicina e chirurgia presso l’Università di Reggio Calabria, sede di Catanzaro, e di professore ordinario di oncologia, nonché direttore dell’Istituto di oncologia sperimentale e clinica presso la stessa università. Inoltre, Venuta è stato anche direttore della Scuola di specializzazione in oncologia della Facoltà di medicina e chirurgia di Catanzaro, nonché direttore del Dipartimento di medicina sperimentale e clinica dell’Università di Reggio Calabria.

Numerosi i suoi riconoscimenti

La sua carriera accademica e di ricerca ha portato Salvatore Venuta a collaborare con numerosi altri istituti di ricerca e università in tutto il mondo, tra cui l’Albert-Ludwigs-Universitat Freiburg in Germania, il Roswell Park Cancer Institute a Buffalo, New York negli Stati Uniti, e l’Institue Gustave-Roussy di Parigi, in Francia. Inoltre, Venuta ha lavorato a stretto contatto con la premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini, diventando uno dei suoi collaboratori più stretti.

Gli ultimi anni

Nonostante la sua fama e la sua carriera internazionale, Salvatore Venuta è sempre rimasto molto legato alle sue radici e alla sua terra d’origine, il Cilento. In particolare, ha conservato a lungo la sua residenza a Poderia di Celle di Bulgheria, dove ha trascorso molti momenti felici della sua vita.

Pochi giorni prima della sua morte, Venuta aveva espresso il desiderio di essere sepolto nel piccolo cimitero del suo comune d’origine. Oggi, a sedici dalla sua scomparsa, la sua eredità scientifica e umana continua a essere viva e presente nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare con lui.

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