Entrambi i cancelli di accesso al supermercato di via Badolato sono stati sequestrati. Qui lo scorso 3 febbraio ha perso la vita Ferdinando Tomei, 38 anni di Ascea Le indagini sono ancora in corso da parte della Procura vallese. In particolare, le attività degli investigatori si concentrano sui cancelli del supermercato al fine di verificare il rispetto dei profili di sicurezza obbligatori per questo tipo di inferriata.
Le indagini
Secondo indiscrezioni investigative, i cancelli non avrebbero avuto gli “incontri di battuta” sulla parte superiore per ancorare il cancello una volta chiuso e le guide a terra, essendo un modello scorrevole, non sarebbero state a scomparsa, dunque soggette al peso dei mezzi pesanti che attraversavano i varchi per accedere nell’area del parcheggio del supermercato.
La Procura starebbe chiedendo perizie per stabilire se i cancelli rispettavano o meno i requisiti di sicurezza. Tra queste, anche la relazione dei vigili del fuoco, intervenuti la sera del 3 febbraio dopo che una passante aveva temuto un furto vedendo un’auto ferma con i fari accesi e aveva fatto scattare l’allarme alla centrale dei carabinieri della locale compagnia, diretta dal tenente colonnello Sante Picchi. Sul cadavere di Tomei, il medico legale Adamo Maiese non ritenne neppure necessario eseguire l’esame autoptico perché troppo evidente la causa del decesso, causata dallo schiacciamento della zona toracica.
Chi era la vittima
Tomei, un dipendente del supermercato, fu trovato intorno alle 22:45 mentre l’attività lavorativa era già cessata. Il punto dove è avvenuto l’incidente mortale è in una strada a senso unico e in un tratto in salita. Il cadavere dell’operaio non era neppure ben visibile da chi transitava di lì in auto.
Solo il sospetto di un possibile furto in atto incuriosì la passante che fece scattare l’allarme e portò alla scoperta della tragedia. Le indagini della Procura sono ancora in corso.