Morì per emorragia interna: assolta equipe dell’ospedale di Sapri

L’uomo, con un’emorragia interna, è deceduto all’ospedale Cardarelli dí Napoli dove era stato trasferito

Di Maria Emilia Cobucci

È arrivata l’assoluzione per l’equipe medica dell’ospedale di Sapri, accusata di omicidio colposo per la morte di un paziente deceduto nel 2015 all’ospedale Cardarelli di Napoli. La sentenza di primo grado, è stata emessa dal giudice Carmela Pagano del tribunale di Lagonegro.

Il caso

Tutto era iniziato nel 2015, quando un uomo di Massicelle, frazione di Montano Antilia, si era recato al pronto soccorso dell’ospedale di Sapri a causa di forti dolori addominali. La Procura aveva ipotizzato che l’equipe medica avesse ritardato l’intervento chirurgico necessario, ovvero una laparotomia esplorativa, per individuare la fonte dell’emorragia interna che affliggeva il paziente. Secondo l’accusa, questo ritardo sarebbe stato fatale.

La sentenza

Dopo anni di indagini e un lungo processo, il giudice ha assolto i quattro medici, ritenendo che le prove raccolte non fossero sufficienti a dimostrare un nesso causale tra il presunto ritardo nell’intervento e il decesso del paziente. In particolare, il giudice ha sottolineato che le complicanze sopraggiunte al Cardarelli, dove l’uomo era stato trasferito, non erano direttamente riconducibili alla condotta dei medici di Sapri.

La sentenza ha evidenziato come le perizie medico-legali non abbiano supportato l’ipotesi accusatoria, dimostrando che l’esecuzione immediata dell’intervento chirurgico non avrebbe necessariamente evitato il tragico epilogo.

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