Con la giornata di domenica 16 febbraio, si sono chiusi a Piano di Montoro (AV) gli Stati Generali della Zeza 2025, un momento di confronto e dibattito tra studiosi, esperti e esponenti delle varie mascherate dell’Irpinia e della Campania. Alla giornata conclusiva ha preso parte l’Associazione Euphória con “Carnuluvaro mio – La Ballata di Zeza”, il carnevale tradizionale di Cosentini di Montecorice (SA), iscritto nell’Inventario dei Patrimoni Immateriali della Campania (IPIC), nella Sezione “Espressioni”, ospite dell’incontro insieme a Li Squaqqualacchiun di Teora (AV).
Promozione e valorizzazione del territorio
L’Associazione Euphória, che organizza da alcuni anni il carnevale cosentinese con l’attiva partecipazione di tutta la comunità del borgo, vive questi momenti di interazione con altre realtà culturali come un’opportunità di crescita: “Rapportarsi con altre associazioni che, come noi, mettono al centro le tradizioni locali rappresenta per noi un arricchimento e una crescita, anche nella prospettiva di fare rete per promuovere la ricchezza della cultura tradizionale”, sostengono da Euphória.
L’idea di fare rete è stata al centro dell’incontro di domenica 16 febbraio, introdotto dall’antropologo Valerio Ricciardelli, direttore del Museo delle Maschere e del Carnevale di Montoro, che ha auspicato che questi Stati Generali siano solo l’inizio di una proficua collaborazione tra Carnevali tradizionali, creando un vero e proprio hub culturale.
Tra tradizione ed innovazione
La presidente di Euphória, Filomena Chiariello, ha presentato gli aspetti più caratteristici del carnevale di Cosentini di Montecorice. Un carnevale ritrovato, ricostruito sulla base delle memorie degli anziani del posto, intervistati dai membri di Euphória. Si tratta di una ricostruzione ancora in fieri, con elementi che si aggiungono di anno in anno, man mano che il vivere il carnevale di una volta fa riemergere ricordi nella memoria dei partecipanti di un tempo.
Emiddio De Rogatis ha poi presentato Li Squaqqualacchiun di Teora (AV), una tradizione ripresa da alcuni anni, dopo aver vissuto uno stop forzato a seguito del terremoto del 1980.
Le conclusioni sono state affidate al Prof. Vincenzo Esposito, professore ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università di Salerno e direttore del Laboratorio Interdipartimentale “Annabella Rossi”. Il prof. Esposito ha evidenziato i tratti comuni che legano non solo i vari carnevali (anche al di fuori dell’Italia), ma anche queste manifestazioni con altre tradizioni locali ancora molto partecipate, come le confraternite del Cilento antico, diffuse nei paesi intorno al Monte della Stella.
I prossimi appuntamenti
Archiviata la partecipazione agli Stati Generali della Zeza, l’Associazione Euphória si proietta verso l’ormai prossimo appuntamento annuale con Carnuluvaro mio; anche quest’anno la mascherata percorrerà le vie del borgo di Cosentini, nei giorni di domenica 2 e martedì 4 marzo (Martedì Grasso), per chiudersi sulla piazza del paese dove verrà messa in scena la Ballata di Zeza.