Si è svolta presso il centro socioculturale “Enzo D’Orsi” di Moio della Civitella la prima giornata del progetto “Salviamo il dialetto cilentano”, nato con l’obiettivo di sensibilizzare i residenti cilentani alla tutela del patrimonio linguistico. La serata è stata presentata da Angelo Cortazzo, conduttore youtuber, e dalla scrittrice Antonella Casaburi, che ha moderato gli interventi e ha esposto le caratteristiche della poetica di alcuni autori locali: Enzo D’Orsi, Giuseppe De Vita e Crescenzo De Vita.
La giornata
Dopo l’intervento istituzionale del sindaco Enrico Gnarra, che ha sottolineato l’importanza di riscoprire il passato per comprendere meglio il presente, è avvenuta un’esposizione del dott. Aniello Amato sulle caratteristiche del dialetto di Moio della Civitella e della suddivisione delle microaree linguistiche del territorio cilentano. Per l’occasione sono stati presentati anche dei documenti di prossima pubblicazione da parte del dott. Amato sulla storia dell’antico casale di Pellare.
Tra canzoni e cultura cilentana
In seguito, sono state lette alcune poesie degli autori citati con intermezzi musicali del maestro Angelo Loia, che ha eseguito una canzone inedita scritta da Pasquale Alario, agronomo, scrittore e attore del posto. Alla fine, la dott.ssa Laura Cuozzo ha parlato dei riti magici curativi e ha esposto il mezzo per eliminare fatture e malocchio con un rito molto antico “della tegola”, che consisteva in una miscela di erbe pestate con un mortaio, parzialmente accese da un lume benedetto e poste all’interno di una tegola.
La serata è stata utile a celebrare la recente iscrizione al registro dei beni immateriali della Regione Campania della canzone cilentana d’autore e per comprendere come i dialetti siano il mezzo più autentico per trasmettere i sentimenti individuali e della comunità di appartenenza; il Cilento linguistico, in modo particolare, è l’area più complessa e stratificata della Campania.