Moderna annuncia: entro il 2030 i primi vaccini contro cancro e infarto

Grazie alla ricerca sui vaccini covid potrebbe presto arrivare una svolta nell'ambito medico: vaccini contro cancro e infarti

Di Francesca Scola

Potrebbero essere disponibili prima del 2030 i primi vaccini a mRna contro cancro, malattie cardiovascolari e autoimmuni. Un passo in avanti per la ricerca che è stato possibile anche grazie agli studi portati avanti per i vaccini anti-Covid. L’annuncio è arrivato direttamente da Moderna, che ha all’attivo numerosi studi per vaccini contro il virus sinciziale e il melanoma, per i quali l’azienda americana ha ottenuto la procedura accelerata di approvazione dall’Fda americana.

L’efficacia dei vaccini

L’efficacia della vaccinazione contro il virus sinciziale è pari all’83,7% negli over 60 ed è auspicabile che ciò possa valere anche per le sperimentazioni future. Secondo l’azienda è stata la ricerca per il vaccino contro il Covid a permettere un progresso così rapido in un tempo ridotto.

Normalmente per arrivare a tali risultati sarebbero stati necessari circa 15 anni, mentre con le tecnologie odierne e i numerosi passi in avanti fatti dalla scienza sono stati sufficienti 12-18 mesi.  

Paul Burton, direttore sanitario dell’azienda farmaceutica ha affermato che «Moderna potrà offrire questi vaccini in appena cinque anni» e che essi «saranno molto efficaci, in grado di salvare migliaia, se non milioni di vite».

Come funzionano?

Per vaccini come questi, ovvero a mRna, viene effettuato un processo che prevede innanzitutto l’attuazione di una biopsia sulle cellule tumorali in grado di individuare le mutazioni che non si trovano nelle cellule sane. In seguito, grazie ad un algoritmo, sarà possibile identificare le mutazioni che comportano la crescita del tumore.

Questo permetterà di creare una molecola di mRna (Rna messaggero) in grado di produrre gli antigeni in grado di causare risposta immunitaria. Infine, la molecola verrà iniettata nel corpo dove le cellule immunitarie si incontreranno e distruggeranno quelle tumorali. In Italia Istituto italiano per la Medicina Genomica e IRCCS (Istituto per la Ricerca sul Cancro) di Candiolo partecipano, già da tempo,  a questi studi sull’mRna. La ricerca verrà portata avanti con l’obiettivo di «offrire vaccini personalizzati contro diversi tipi di tumore alla popolazione mondiale».

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