Milleproroghe: via libera dal Senato, le novità per cittadini e imprese

Il Senato ha dato il via libera definitivo al decreto Milleproroghe. Il provvedimento contiene una serie di misure che riguardano diversi settori, dai cittadini alle imprese.

Di Alessandro Paolillo

Il Senato ha approvato il decreto Milleproroghe, che contiene una serie di misure urgenti in diversi settori. Il provvedimento era già stato approvato dalla Camera e ora diventa legge. Ecco le principali novità.

Sanità

  • Scudo penale per medici e amministratori: Per tutto il 2024, gli amministratori pubblici saranno sollevati da responsabilità contabili in caso di colpa grave. Per i medici, la punibilità per chi in modo colposo causa morte o lesioni personali è limitata “ai soli casi di colpa grave” in situazioni di grave carenza di personale sanitario.
  • Più fondi per bonus psicologo e disturbi alimentari: Stanziati 10 milioni di euro per entrambi i fondi.
  • Possibilità per i medici di lavorare fino a 72 anni: I camici bianchi potranno lavorare fino ai 72 anni, anche rientrando in servizio, ma solo fino alla fine del 2025.

Agricoltura

  • Taglio dell’Irpef agricola: Esenzione per i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro e riduzione del 50% dell’importo da pagare per quelli tra i 10.000 e i 15.000 euro.

Rottamazione quater

  • Riaperta la rottamazione quater per saldare i debiti con il fisco contratti tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Si potranno pagare entro il 15 marzo 2024 le prime due rate scadute.

Autostrade

  • Aumento del 2,3% delle tariffe autostradali.

Taser

  • In via sperimentale tutti i comuni potranno dotare la Polizia Municipale del taser.

Mutui under 36

  • Le agevolazioni per i mutui sulla prima casa agli under 36 con Isee fino a 40mila euro si applicheranno anche nei casi in cui entro il termine del 31 dicembre 2023 sia stato solo registrato il contratto preliminare, purché il rogito sia formalizzato entro il 31 dicembre 2024.

Terzo settore

  • Prorogate al primo gennaio 2025 le agevolazioni e le semplificazioni fiscali per il terzo settore.

Assunzioni nella pubblica amministrazione

  • Rinviati i concorsi e le assunzioni in diversi ministeri e enti.

Editoria

  • Taglio dei contributi all’editoria slitta dal 2025 al 2027.

Le opposizioni criticano il decreto, definendolo “un provvedimento maldestro che non mette in campo nessun disegno organico di sviluppo del Paese”. La maggioranza di governo invece difende le misure contenute nel decreto, sostenendo che sono “dalla parte delle persone che soffrono e dalla parte di chi si prende cura di loro”.

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