Maxi operazione della Guardia di Finanza nel Vallo di Diano: scoperti 27 lavoratori in “nero”, due percepivano il Reddito di Cittadinanza

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno si impegna costantemente per individuare situazioni di sfruttamento di manodopera e proteggere i lavoratori

Di Redazione Infocilento

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno si impegna costantemente per individuare situazioni di sfruttamento di manodopera e proteggere i lavoratori, sia nei loro diritti previsti dalla legge, sia nei confronti dei comportamenti lesivi per le casse dello Stato.

L’operazione delle Fiamme Gialle di Sala Consilina

Proprio in questi giorni, le Fiamme Gialle della Tenenza di Sala Consilina hanno scoperto un’azienda del Vallo di Diano, operante nel settore alimentare, che utilizzava manodopera in nero e/o irregolare in modo intensivo. Nel corso del controllo, le forze dell’ordine hanno rinvenuto una copiosa documentazione di natura extra-contabile, il cui esame successivo, supportato dalle dichiarazioni acquisite dai dipendenti, ha permesso di accertare 27 lavoratori totalmente impiegati “in nero”.

Due percepivano il Reddito di Cittadinanza

Tra questi lavoratori, due erano anche percettori di Reddito di Cittadinanza e cinque, pur essendo formalmente disoccupati, erano beneficiari dell’indennità NASPI, ovvero dell’indennità di disoccupazione. Inoltre, l’azienda aveva richiesto ed ottenuto dall’INPS l’autorizzazione a beneficiare della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (C.I.G.O.), ma non aveva mai sospeso l’attività lavorativa, come indicato nelle motivazioni dell’istanza presentata all’Ente di previdenza.

Al contrario, l’azienda aveva continuato la sua attività, impiegando anche 12 lavoratori che “fittiziamente” erano stati posti in cassa integrazione e, pertanto, percettori della specifica integrazione salariale (in totale i lavoratori irregolari sono risultati essere 23).

L’incessante lavoro delle Forze dell’Ordine per contrastare ogni irregolarità

Le forze dell’ordine hanno contestato molteplici irregolarità all’imprenditore, dalla normativa sul lavoro alla mancata tracciabilità dei pagamenti, dalla truffa all’indebita percezione di aiuti statali, all’evasione fiscale. L’imprenditore è stato multato con una maxi-sanzione di circa 1 milione di euro.

Questa operazione è solo una delle tante attività di polizia economico-finanziaria condotte dalla Guardia di Finanza per contrastare il lavoro sommerso e il lavoro irregolare.

La Guardia di Finanza si impegna costantemente a combattere ogni forma di illegalità e a proteggere gli imprenditori e i cittadini che rispettano le regole. La lotta al lavoro nero e alle irregolarità nel settore dell’impresa sono essenziali per il benessere del paese e per garantire un equilibrio economico e sociale sano.

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