Arriva il mese di Marzo, terzo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, con i suoi 31 giorni e la primavera che fa la sua comparsa nell’emisfero boreale, mentre in quello australe si avvicina l’autunno. Il nome deriva dal dio romano Marte, dio della guerra, poiché era proprio nel mese di marzo che iniziavano di solito le guerre.
Le curiosità
È considerato il mese in cui inizia ogni attività, umana e della natura, dopo il letargo invernale. Il calendario astronomico inizia con l’equinozio di primavera, che cade tipicamente il 20 o 21 del mese, quando il sole si allinea perpendicolarmente alla linea dell’equatore, rendendo il giorno e la notte di uguale durata. Il cambio d’ora, che si verifica nell’ultima domenica di marzo, sposta le lancette dell’orologio in avanti di un’ora, aumentando le ore di luce naturale e limitando il consumo di energia.
Marzo è un mese instabile e ventoso, come dimostrano numerosi proverbi e modi di dire. È il momento in cui si vede la Via Lattea invernale spostarsi sempre più verso occidente, mentre la comparsa a sud della costellazione del Leone annuncia l’avvicinarsi della stagione primaverile.
Le ricorrenze e i proverbi
In questo mese si celebrano alcune importanti giornate a livello internazionale, come la Giornata Internazionale della Donna il 8 marzo e la Giornata internazionale contro la brutalità poliziesca il 15 marzo. Ma ci sono anche alcune celebrazioni locali come il Canberra Day, che cade il secondo lunedì del mese, e la Festa del papà, il 19 marzo.
Il 17 marzo 1861, nasce ufficialmente lo stato italiano, anche se questa data segnerà in realtà l’inizio di un movimento che porterà l’Italia a spaccarsi in due, il nord contro il sud o meglio i piemontesi contro i briganti.
Non mancano, infine, i numerosi proverbi e modi di dire che si riferiscono a questo mese. Alcuni di questi sono: “Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello”, “Marzo asciutto ed aprile bagnato, beato il villano che ha seminato”, “Marzo ventoso, frutteto maestoso”, “La nebbia di marzo non fa male, ma quella d’aprile toglie il pane e il vino”.