Marzo, il terzo mese del calendario gregoriano, deve il suo nome a Marte, il dio romano della guerra. Nell’antico calendario romano, era il primo mese dell’anno, un periodo dedicato a celebrazioni e rituali per propiziare la fertilità e la vittoria. Questa connessione con la guerra e il rinnovamento si riflette nelle tradizioni popolari, come il “Marzo pazzerello“, che sottolinea l’instabilità climatica tipica di questo periodo.
Equinozio di Primavera
Il 20 o 21 marzo, a seconda dell’anno, si verifica l’equinozio di primavera nell’emisfero boreale. Questo fenomeno astronomico segna il momento in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata, simboleggiando l’equilibrio e il risveglio della natura. L’equinozio è celebrato in molte culture con feste e rituali che celebrano la rinascita e la fertilità.
Curiosità astronomiche e naturali
Marzo è un mese ricco di fenomeni astronomici, come la possibilità di osservare la luce zodiacale, un bagliore triangolare visibile dopo il tramonto. Inoltre, è il periodo in cui molte specie animali iniziano la loro attività riproduttiva, e la natura si risveglia con la fioritura di numerose piante.
Eventi e festività internazionali
Marzo ospita diverse festività internazionali, come la Giornata Internazionale della Donna (8 marzo) e la Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo). Questi eventi sottolineano l’importanza di temi come l’uguaglianza di genere e la sostenibilità ambientale.
Proverbi
Non mancano, infine, i numerosi proverbi e modi di dire che si riferiscono a questo mese. Alcuni di questi sono: “Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l’ombrello”, “Marzo asciutto ed aprile bagnato, beato il villano che ha seminato”, “Marzo ventoso, frutteto maestoso”, “La nebbia di marzo non fa male, ma quella d’aprile toglie il pane e il vino”.