In riferimento all’oggetto e a seguito dell’assemblea dei lavoratori in servizio tenutasi in data 4 giugno u.s. presso il P.O. di Battipaglia, la scrivente organizzazione sindacale rappresenta le gravi criticità riscontrate presso la struttura relative alla carenza di personale e alla garanzia del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza (LEA).
Nello specifico dall’incontro è emerso che, nonostante il tentativo di riorganizzare i servizi avviato da parte di codesta azienda nell’ambito dell’ottimizzazione delle prestazioni assistenziali e dell’utilizzo delle risorse umane, la grave carenza di personale in tutte le strutture e per tutte le figure del comparto sta minando gravemente la tenuta e la garanzia dei LEA nei vari servizi – Centro trasfusionale, UOC Patologia Clinica, Radiologia, Servizio di Logistica-Trasporto e dell’Amministrazione nonché in tutte le UU.OO del Presidio – PS, Rianimazione, Medicina, Ortopedia, Pediatria e TIN, Chirurgia, Ostetricia- Ginecologia e Cardiologia e Pneumologia.
A tal proposito preme segnalare che, allo stato, la situazione non è più tollerabile poiché la grave carenza, ridotta all’osso, interessa tutti i profili e tutte le unità operative tra cui infermieri, autisti, ostetriche, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio, operatori socio sanitari e personale amministrativo.
In aggiunta preme altresì evidenziare che, allo stato attuale, la maggior parte degli operatori per spirito di sacrificio e abnegazione e così come disposto attraverso diverse note da codesta direzione, ha raggiunto il tetto massimo effettuabile per il lavoro straordinario ed in alcuni casi, sono obbligati ad espletare prestazioni extra ordinarie senza garanzia alcuna di remunerazione.
Pertanto alla luce di quanto espresso, la scrivente organizzazione sindacale chiede una risoluzione immediata, anche se temporanea, per affrontare l’attuale contingenza, in attesa di un urgente reclutamento di personale, ravvisando che a seguito del mandato ricevuto dai lavoratori, in assenza di immediato e positivo riscontro entro e non oltre 10 giorni, verrà attivato lo stato di agitazione del personale del comparto interessato e il tentativo di conciliazione dinanzi al Prefetto.