L’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, diventerà a pagamento a partire dal prossimo 1° ottobre. L’assistenza fornita dai Caf per la presentazione della dichiarazione Isee, sia per la prima volta che per le successive, se non vi sono variazioni nel nucleo familiare, non sarà più remunerata dall’INPS.
Perché l’Isee diventerà a pagamento
La decisione di rendere a pagamento l’Isee è stata presa dal governo per ridurre il carico economico per l’INPS, che ha visto aumentare i costi per la gestione del servizio. Secondo le stime, la misura potrebbe generare un risparmio di circa 100 milioni di euro all’anno.
Quanto costerà l’Isee
Il costo dell’Isee sarà di 25 euro per ogni dichiarazione, sia per la prima che per le successive. Il pagamento dovrà essere effettuato direttamente al Caf al momento della presentazione della dichiarazione.
Come presentare l’Isee
L’Isee può essere presentato al Caf, al patronato o in autonomia. In quest’ultimo caso, è necessario scaricare il modulo di richiesta dall’INPS e compilarlo in ogni sua parte.
Conseguenze della nuova misura
La decisione di rendere a pagamento l’Isee potrebbe avere un impatto negativo sulle famiglie italiane, che già stanno risentendo dell’aumento dei costi della vita. L’aumento del costo dell’Isee potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo per le famiglie che necessitano di accedere a prestazioni sociali agevolate.