Linee Bollenti (nome originario “Dirty Lines”) è una serie televisiva che è stata recentemente trasmessa dalla nota piattaforma Netflix e che ha riscosso dei livelli di gradimento molto alti, sia da parte degli spettatori che della critica esperta.
Al di là degli aspetti tecnici della produzione, Linee Bollenti ha positivamente colpito per la sua irriverenza, per il fatto di aver raccontato una storia realmente accaduta e anche per aver evidenziato come l’erotismo sia stato, e sia tutt’oggi, un argomento spesso permeato da tabù.
La (reale) storia raccontata da questa serie TV
Come appena detto, il fulcro della serie è un evento realmente accaduto, ovvero l’invenzione linee telefoniche erotiche.
È il 1987 quando, nei Paesi Bassi, due fratelli dalle personalità diverse e spesso contrastanti fondano Teledutch, società che offre un servizio di intrattenimento telefonico a tema erotico assolutamente inedito per l’epoca.
Parallelamente a quella dei due imprenditori, Linee Bollenti racconta anche un’altra storia, quella di Marly, studentessa di psicologia che fa fatica a far quadrare i propri conti e che, cercando un lavoro per mantenersi, trova la possibilità di guadagnare svolgendo quest’attività così particolare.
Anche Marly ha un suo “alter ego”, un’amica con una personalità forte e libertina; lei è invece un po’ timida e sulle sue, eppure si ritroverà a fare un lavoro in cui è necessario tirar fuori una verve audace e “piccante”, cosa che le riesce fin da subito assolutamente bene.
Tra svariati momenti e intrighi, Linee Bollenti lascia allo spettatore una fedele fotografia del periodo intercorso a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta e lo spinge a riflettere sul modo di vivere l’eros, o, per meglio dire, il desiderio di eroticità.
I numeri erotici, un vero e proprio fenomeno sociale
Nella narrazione di Linee Bollenti emerge, anzitutto, quello che è stato un vero e proprio fenomeno sociale, ovvero appunto la nascita delle linee telefoniche erotiche.
L’idea dei due fratelli olandesi si rivela fin da subito azzeccata: la risposta da parte del mercato è ottima, di conseguenza i due giovani si ritrovano, nell’arco di breve tempo, ad essere decisamente benestanti.
Se questo è avvenuto è, evidentemente, perché tantissimi uomini avvertivano la necessità di un coinvolgimento erotico, sebbene virtuale, un desiderio di sessualità che evidentemente non riusciva a trovare sfogo e soddisfazione non solo nella quotidianità, ma anche nelle immagini e nei video erotici che già all’epoca potevano essere reperiti senza difficoltà.
Ciò che è nato negli uffici di Teledutch sarebbe poi divenuto un fenomeno di portata europea, se non mondiale, che non tardò a raggiungere l’Italia.
Chi oggi è “over 40” ricorderà certamente il boom dell’144, prefisso che identificava in maniera chiara ed esclusiva i numeri telefonici a pagamento di tipo erotico, o comunque dedicati all’intrattenimento di adulti; le pubblicità di tali numeri si trovavano letteralmente ovunque, dalle riviste patinate ai quotidiani, dalla radio alla TV.
Nel 1998 il prefisso 144 fu abbandonato, anche al fine di limitare i tentavi di truffa a danno dei consumatori che stavano divenendo sempre più frequenti, e fu sostituito dall’166, analogo nella sostanza, ma maggiormente regolamentato.
Pochi anni dopo anche l’166 fu “messo in soffitta”, ma per un motivo diverso, ovvero per fare in modo che i numeri inizianti con 1 fossero riservati ai servizi d’emergenza; fu così introdotto il prefisso 899, che oggi rappresenta il comun denominatore di tutte le linee telefoniche che offrono servizi a sovraprezzo, siano essi a tema erotico o meno.
È interessante sottolineare che sebbene oggi si stia vivendo un’epoca assolutamente digitale, in cui comunicazioni ed intrattenimento viaggiano quasi esclusivamente attraverso la rete, i numeri telefonici erotici continuano ad essere una solida realtà.
È sufficiente una semplice ricerca online per individuare siti web come www.sesso899.it, i quali forniscono ricchi elenchi di numeri telefonici di questa tipologia, e questo è un segno evidente del fatto che l’intrattenimento erotico telefonico sa offrire un coinvolgimento unico nel suo genere.
La Amsterdam dei primi anni Novanta
Come si diceva, la serie Linee Bollenti rappresenta anche un modo straordinariamente fedele di scoprire la Amsterdam dell’epoca.
Al termine degli anni Ottanta, infatti, la capitale dei Paesi Bassi viveva un periodo di grande fermento, un’autentica rivoluzione culturale: sebbene i problemi sociali non mancassero, d’altronde la Guerra Fredda si era appena conclusa, la gioventù era molto vivace e desiderosa di far festa, di godere del bello della vita.
Lo sfondo di questo periodo era la musica house, che iniziò letteralmente a spopolare, ad Amsterdam come in molte altre zone d’Europa; ci si incontrava sempre più spesso nelle discoteche, dove purtroppo iniziava a circolare l’ecstasy, quella che veniva definita “droga dell’amore”.
Anche l’erotismo cercava gradualmente di liberarsi di quei tabù e di quei retaggi culturali che tendevano spesso a renderlo un qualcosa da nascondere, da reprimere; non è un caso se, in quel periodo, “esplode” un servizio come l’intrattenimento erotico telefonico, di cui si poteva usufruire in anonimato, al riparo da eventuali giudizi.
Negli anni successivi, peraltro, Amsterdam sarebbe divenuta una città piuttosto speciale per quel che concerne il mondo dell’eros, non tanto, in realtà, per il modo di concepire l’erotismo, quanto per la liberalizzazione (e regolamentazione) dell’esercizio della prostituzione.
Sebbene Linee Bollenti sia una serie televisiva leggera e briosa, assolutamente piacevole nella sua visione, consente anche di cogliere tante suggestive piccolezze storiche, come quelle appena descritte.