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Le origini e l’usanza della superstizione: ecco i “riti” più utilizzati in varie parti d’Italia

Le origini e l'usanza della superstizione: ecco i "riti" più utilizzati in varie parti d'Italia

A cura di Luisa Monaco
Pubblicato il 15 Ottobre 2023
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In tutta Italia, la cultura della superstizione continua a prosperare, come un affascinante labirinto di credenze e pratiche. Alcuni possono essere scettici, ma nel dubbio seguono comunque rituali e gesti per proteggersi da possibili sfortune. Allo stesso tempo, ci sono coloro che non esitano a dichiararsi apertamente superstiziosi. Ma perché, anche in tempi moderni, continuiamo a parlare di superstizioni?

Le origini

La superstizione è un tratto distintivo radicato profondamente in ogni italiano. Questa cultura affonda le sue radici nell’antica Roma e si è tramandata di generazione in generazione. Non essendo mai stata codificata in forma scritta, essa ha continuamente mutato forma e contenuto nel corso dei secoli. Nonostante le differenze regionali, la superstizione è un filo conduttore che attraversa il tessuto sociale italiano.

La superstizione in Italia

Le superstizioni variano notevolmente a seconda del contesto in cui si manifestano. Non esiste una versione uniforme; sia il numero di anni di sfortuna che le pratiche differiscono ampiamente. Tuttavia, ciò che rimane costante è l’atto in sé, compiuto sia con leggerezza che con consapevolezza. I nonni sono spesso i custodi di questo retaggio superstizioso, pronti a rispondere a dubbi su eventi sfortunati e sulle loro conseguenze.

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Radici storiche

Da gatti neri a ombrelli aperti in casa, da cadute di sale a rovesci di olio, c’è un universo parallelo che collega tutti questi elementi: la sfortuna. Scoprendo le origini di alcune delle superstizioni più conosciute, ci rendiamo conto che esse spesso hanno radici storiche profonde.

Durante il Medioevo, ad esempio, i gatti neri spaventavano i cavalli trainanti i carri di notte, portando a rovesci e incidenti mortali. Questo ha portato persino a decreti papali che condannavano questi felini. L’ombrello aperto in casa era spesso un segno di povertà, quando veniva utilizzato per coprire buchi nel tetto durante la pioggia. La caduta accidentale di sale e olio, beni preziosi nelle antiche civiltà, era vista come uno spreco delle proprie ricchezze.

Tra tradizione e cultura popolare

La superstizione in Italia è un patrimonio culturale ricco e complesso che continua a influenzare le vite di molte persone. Queste credenze sono un riflesso delle tradizioni e della storia italiana, e, nonostante l’evoluzione del tempo, sono ancora una parte importante della nostra identità culturale.

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