Il Carnevale è un evento festoso, ricco di tradizioni secolari e allegria contagiosa, coinvolge cittadini di tutte le età in un turbine di maschere, musica e divertimento.
Le origini del Carnevale
Le radici del Carnevale affondano nei tempi antichi, con tracce delle celebrazioni che si ritrovano nell’antica Roma e nell’antica Grecia. Tuttavia, è nel Medioevo che questa festa assume la sua forma più riconoscibile. In quei tempi, il Carnevale serviva come periodo di festeggiamenti prima della Quaresima, un periodo di digiuno e penitenza per i cristiani in preparazione alla Pasqua. Durante il Carnevale, le persone si concedeavano ogni tipo di eccesso, dalle feste sfrenate ai banchetti sontuosi, lasciandosi andare prima di entrare nel periodo di astinenza.
Anche nella nostra bella terra del Cilento, abbiamo le nostre ricette tradizionali per celebrare questa festa.
La tradizione delle chiacchiere
Le chiacchiere sono i dolci carnevaleschi che meglio rappresentano questa festività.
Ingredienti: 1/2 kg di farina, 1/2 kg di farina americana, 100 gr di zucchero, 100 gr di burro, 150 ml di vino bianco, 50 gr di sugna, un pizzico di sale, 4 uova intere, un cucchiaino di lievito per dolci e la scorza grattugiata di un limone.
Procedimento: In una terrina, setacciare le due farine, aggiungere lo zucchero, il sale, il lievito e mescolare. Al centro porre le uova, il burro fuso, il vino, la sugna e la scorza di limone. Iniziare ad impastare facendo scendere dai bordi pian piano il composto secco. Quando gli ingredienti saranno ben amalgamati continuare a lavorare l’impasto su di un ripiano fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Lasciar riposare l’impasto per circa 15 minuti a temperatura ambiente, formare delle piccole porzioni da tirare in una sfoglia sottile. Con una rotella dentellata tagliare dei rettangoli con al centro due taglietti. Friggere in abbondante olio bollente ed adagiare su carta assorbente. Una volta raffreddate decorare a piacere, semplicemente con dello zucchero al velo, con una colata di cioccolato fondente fuso o con miele e cannella ogni variante ha il suo gusto particolare.
La lasagna
La lasagna, che viene preparata per tradizione a Carnevale, è uno dei piatti che unisce il nostro “Stivale” da nord a sud. Diverse sono le varianti ma sicuramente la contesa di questo gustoso piatto da sempre è tra l’Emilia Romagna e la Campania.
Un piatto di tale importanza che già nel Medioevo, veniva citato anche da Jacopone Da Todi e Cecco Angiolieri nei loro scritti. Le due differenze sostanziali sono nella sfoglia: una verde (agli spinaci) l’altra bianca.
Preparare un buon ragù alla Cilentana con sugo di pomodoro, olio extravergine di oliva, sale q.b. e carne mista. Per il ripieno preparare delle polpettine di carne di vitello grosse quanto un’oliva e friggerle; porle su carta assorbente.
Le polpette
Ma ci sono due ricette che sono particolarmente vicine al nostro territorio: le mele fritte, perfette per sostituire le classiche merende dei più giovani, e le “purpette r’ patate” (polpette di patate). Il nome di quest’ultima pietanza è stato lasciato in dialetto per sottolineare la sua autenticità e unicità.
Potreste pensare che le “purpette” siano solo delle crocchette, ma la differenza sta nella scelta degli ingredienti e nella loro origine. Le polpette sono un piatto che rappresenta il concetto di cucina povera, che proviene direttamente dalla gastronomia del Medioevo.
La tradizione ci dice che le polpette sono nate durante i banchetti reali, quando gli scarti di cibo venivano impastati e fritti per creare delle piccole porzioni che venivano poi consumate. Gli ingredienti base delle polpette erano pane, carne, patate lesse, aglio e prezzemolo.
La gastronomia non è solo arte nella cucina, ma anche un modo per studiare la storia e gli usi del nostro passato. Anche una semplice ricetta può proiettarci in epoche lontane e farci gustare un po’ di storia dei nostri avi. Quindi, durante il Carnevale, non dimenticate di assaggiare le nostre deliziose specialità cilentane!